Rieti, libico minaccia responsabile di un centro accoglienza

In Italia grazie all’asilo politico, il cittadino libico avrebbe minacciato di morte il responsabile di un’associazione di accoglienza per avere del denaro

Personale della Squadra Volante ha denunciato in stato di libertà il cittadino libico B.J., del 1991, residente a Rieti per motivi umanitari, poiché resosi responsabile dei reati di minaccia, danneggiamento aggravato e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Nel pomeriggio del 24 ottobre 2016, infatti, la Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Rieti è intervenuta, in pieno centro cittadino, nei pressi della sede di una associazione per immigrati, ove era stata segnalata una lite, individuando un uomo di colore che, con fare sospetto, impugnava una bottiglia in vetro rotta.

Gli Agenti hanno immediatamente bloccato lo straniero, identificato per B.J., cittadino libico, in possesso di regolare permesso di soggiorno, e lo hanno caricato sull’autovettura di servizio al fine di mettere in sicurezza sia i passanti che il personale operante. L’uomo, è stato accertato dagli Agenti, avrebbe preteso che il responsabile dell’associazione, cui si era rivolto per farsi assistere, gli consegnasse una somma di denaro e lo aveva minacciato più volte di morte, brandendo, come arma, una bottiglia di vetro.

Non contempo, B.J., ha scritto con un pennarello indelebile nero, sui muri dello stabile ove ha sede l’associazione, la sua chiara minaccia di morte nei confronti del citato responsabile, firmandola anche. Lo straniero è stato, pertanto, denunciato in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria davanti alla quale dovrà rispondere delle reiterate minacce gravi e del danneggiamento posti in essere con il suo comportamento.

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