Rigopiano, il generale Guido Conti si suicida: i motivi in una lettera

Oggi, lunedì 20 novembre, i funerali alla presenza dei vertici dei Carabinieri che lo hanno ricordato con commozione nella Virgo Fidelis Abruzzo e Molise

Il Generale dei Carabinieri Forestali, Guido Conti si è suicidato all’età di 58 anni nelle campagne di Pacentro in provincia di L’Aquila tre giorni fa. Conti, che lascia la moglie e due figlie, si è ucciso venerdì 17 novembre con un colpo alla tempia destra, esploso da una pistola calibro 9. Lo hanno trovato nella sua auto parcheggiata alle pendici del monte Morrone. Sono state trovate due lettere trovate dopo la sua morte, una indirizzata all’ex premier Matteo Renzi, in cui il generale difendeva il Corpo forestale contro l’accorpamento nell’Arma deciso dal Governo; l’altra lettera era indirizzata ai familiari, in cui il Generale dei Carabinieri cita la vicenda di Rigopiano che era fonte per lui di grande angoscia

L’uomo era angosciato “Da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è cambiata. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perché tra i tanti atti, ci sono anche prescrizioni a mia firma". Conti entra poi nel merito, specificando: "Non per l’albergo, di cui non so nulla, ma per l’edificazione del centro benessere, dove solo poi appresi non esserci state vittime. Ma ciò non leniva il mio dolore. Pur sapendo e realizzando che il mio scritto era ininfluente ai fini della pratica autorizzativa mi sono sempre posto la domanda: Potevo fare di più?”.

Oggi, lunedì 20 novembre, i funerali alla presenza dei vertici dei Carabinieri che lo hanno ricordato con commozione nella Virgo Fidelis Abruzzo e Molise.

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