Rincaro olio extravergine di oliva: parte da 10 euro a litro

Rincaro anche dell’olio extravergine di oliva a causa dell’aumento dei costi di produzione che fanno salire il prezzo a 10 euro a litro

Olio extravergine di oliva

L’olio extravergine di oliva rischia di diventare sempre più elitario. Nell’allarme lanciato da Coldiretti Puglia si sottolinea il fatto che in questa nuova campagna olearia i costi di produzione sono diventati insostenibili. Non si esclude, dunque, che l’olio extravergine arriverà sugli scaffali con il prezzo aumentato e non inferiore a 10 euro al litro.

Rincaro olio extravergine d’oliva

Come i rincari avuti sulla maggior parte dei prodotti alimentari e anche beni di prima necessità, non è stato risparmiato neppure l’olio extravergine di oliva, famoso per essere presente nelle tavole italiane ogni giorno.

A causa del rincaro dei prezzi dell’energia e dei carburanti, anche la produzione dell’olio ha subito un aumento dei costi. Infatti, i costi si sono quintuplicati per produrre l’olio extravergine in Puglia, uno dei prodotti più rinomati a livello nazionale.

La causa è “l’esplosione delle bollette e dei rincari di materie prime, etichette e vetro che mettono in ginocchio le aziende olivicole e i frantoi“, ha spiegato la Coldiretti in una nota. Oltretutto, responsabile del rincaro sono anche i cambiamenti climatici, dato la loro incidenza sulla produzione olivicola, che a volte colpiscono così brutalmente da dimezzarne le quantità.

Nonostante l’allarme sia partito dalla Puglia, la questione non riguarda solo questa regione. L’intero Mezzogiorno è il grande produttore d’olio, con circa oltre 370mila ettari di terreno destinati solo alle olive, che rappresentano circa il 32% della superfice nazionale coltivata a ulivo.

Tuttavia, quest’anno oltre all’aumento dei prezzi a preoccupare è anche la carenza delle quantità del prodotto. Assitol, Associazione italiana dell’industria olearia, ha lanciato l’allarme sull’insufficienza di olio per soddisfare la richiesta della grande distribuzione.

La sproporzione tra consumi e produzione è tale che, di qui alla prossima estate, potremmo non avere olio a sufficienza per gli scaffali della grande distribuzione”, ha detto Andrea Carrassi, Direttore Generale dell’Associazione.

Secondo le prime stime da questa campagna olearia verranno prodotte circa 200 mila tonnellate di olio extravergine di oliva, a fronte di un fabbisogno nazionale di tre volte superiore.