Roma 4-2 Liverpool, c’è quasi un altro miracolo ma passano i Reds

Grande partita dei ragazzi di Di Francesco. Alla Roma manca almeno un rigore

Ci abbiamo provato, abbiamo avuto le occasioni, abbiamo sbagliato e ci hanno negato due rigori di cui uno da criminali non darlo. Questa è la storia della semifinale di ritorno della Roma contro il Liverpool, una semifinale già persa all'andata, per quei trenta minuti di buio assoluto dei giallorossi, nei quali la squadra di Di Francesco ha preso cinque gol.

Ma il cuore sul campo lo ha messo la Roma, un cuore però gelato dopo soli 8' da un gol di Manè, scaturito da un errore gravissimo di Nainggolan, che sbaglia un facile passaggio in orizzontale a centrocampo, facendo partire il contropiede inglese con Firmino, che appoggia sulla sinistra per Manè che con il sinistro batte Alisson. E pensare che la Roma era partita alla grande, per recuperare i tre gol di scarto. Arriva così il 15', quando con una piccola fortuna, la Roma pareggia, con un'autorete scaturita da un rimpallo, da Florenzi al cross, a El Shaarawy sponda per Dzeko, mentre Lovren rinvia e colpisce involontariamente Milner che insacca nella propria porta.

La Roma non molla, rinfrancata dalla rete, gioca in avanti con caparbietà, crea occasioni che non risolve e riesce a contenere i velocissimi contropiede del terzetto d'attacco del Liverpool, almeno fino al 25' dopo che, sugli sviluppi del calcio d'angolo, Dzeko fa una sponda involontaria di testa per Wijnaldum che da due passi batte Alisson. Errori esiziali, putroppo! Ma si va avanti, lo stadio gremito, dopo aver capito che l'impresa si faceva sempre più ardua, continua sostenere i giallorossi. Al 35' la fortuna per la Roma si riprende il suo con gli interessi: El Shaarawy fa partire un destro a giro da fuori area, c'è una deviazione decisiva di Milner che batte Karius, ma la palla si stampa in pieno sul palo alla sinistra del portiere. Finisce il primo tempo sotto 1 a 2 e ora il miracolo diventa sogno, quasi incubo.

Nel secondo tempo i giallorossi sembrano ancora crederci, e passano solo 7 minuti che arriva il pareggio della Roma. El Shaarawy entra in area e calcia con il destro a giro, Karius respinge nella zona dove c'è Dzeko che è bravo a controllare e a battere il portiere con un diagonale sul secondo palo. Ottavo gol in dodici partite per l'attaccante giallorosso. Di Francesco fa entrare Under per Pellegrini, poco in partita stasera, e dà un segnale di credere ancora alla rimonta. Al 18' occasione clamorosa per la Roma: Nainggolan mette in mezzo dalla destra, Dzeko devia di testa, Alexander-Arnold respinge e con un rimpallo, la palla arriva ad El Shaarawy che da due passi trova l'opposizione scomposta ancora del difensore inglese. Proteste dei giallorossi per un evidente tocco con un braccio. Un altro arbitro insensibile contro. Al 41', quando tutto sembra scritto, arriva il terzo gol della Roma. Kolarov appoggia per Nainggolan che fa partire un destro fantastico da fuori area che fa sponda sul palo e poi si insacca alla sinistra di Karius. 3 a 2 e abbiamo tanto da recriminare.

Nell' extra time arriva anche il 4 a 2 per la Roma, su calcio di rigore per un  fallo di mano in area di Klavan sul tentativo di dribbling di Under. E siamo al 49'. Se l'arbitro ci avesse concesso quello plateale al 18' forse le cose sarebbero andate diversamente. Ma sappiamo che con i “se” e i “ma” non si va in finale di Champions.

Vittoria amara per la Roma che, grazie ad un grande secondo tempo, batte in rimonta il Liverpool 4-2, ma non basta, perché a Kiev ci va il Liverpool di Jurgen Klopp. Gara di grande orgoglio quella giocata dai giallorossi, che nemmeno dopo un primo tempo terminato sotto di un gol hanno mai mollato, spinti stasera da un pubblico fantastico. Pesa molto il risultato dell'andata sulla squadra di Di Francesco, che abbandona tra gli applausi una grande stagione europea. Forza Roma sempre.

Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini (53' Ünder), De Rossi, Nainggolan; Schick, Dzeko, El Shaarawy (75' Antonucci).
Liverpool (4-3-3):Karius; Alexander-Arnold, Lovren, van Dijk, Robertson; Wijnaldum, Henderson, Milner; Salah, Firmino, Mané.

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