Roma, Al via protesta a oltranza degli ambulanti contro delibera Coia

Il vice presidente dell’Associazione Nazionale Ambulanti, Angelo Pavoncello, ribadisce i motivi della protesta della categoria: “Non contestiamo tutta la delibera, solo alcuni punti che sono anticostituzionali”

Sono arrivati, come avevano promesso, hanno occupato Piazza Bocca della Verità e una parte di via Petroselli, sede dell'Assessorato al Commercio del Comune di Roma: sono gli ambulanti che protestano contro la direttiva europea Bolkestein e l'articolo 30 del regolamento comunale sul commercio di area pubblica, la delibera Coia.

Non sono venuti come da una passeggiata per poi tornare ognuno nella propria abitazione, ma sono determinati a rimanere giorno e notte sul suolo occupato, fino a quando le loro istanze non saranno accolte dall'amministrazione capitolina, come ci ha spiegato Angelo Pavoncello, vice presidente dell'Ana ( Associazione nazionale ambulanti): "Oggi siamo qui per ribadire le nostre richieste. È stata approvata una delibera a livello comunale che uccide il lavoro autorizzato, che è l'ambulantato, che oltretutto è anche anticostituzionale, poiché non è possibile cancellare gli articoli 1 e 4, vìola la costituzione". 

Di fatto si cancellano le rotazioni, perché questo è scritto. Vogliamo che la delibera sia ripresa e risistemata. Non è stata rispettata la legge regionale che prevede la concertazione con le parti sindacali. Tutto questo non è avvenuto prima della presentazione in Aula, lo hanno voluto fare dopo, creando così il disagio sociale.

Bastava mettersi seduti con le sigle sindacali affinché tutto ciò sarebbe stato evitato – dice Pavoncello – perché avremmo spiegato tutti i motivi di incostituzionalità di alcuni punti, perché noi non contestiamo tutta la delibera, contestiamo alcuni punti che sono anticostituzionali, vìolano il diritto al lavoro, comunque sia stanno creando dei disagi a chi paga le tasse, a chi è autorizzato, quando abbiamo circa 100mila abusivi in giro per Roma che nessuno ne prende atto, allora quali sono le soluzioni? – si chiede il rappresentante degli ambulanti – O c'è la volontà di eliminare gli ambulanti autorizzati e creare un degrado maggiore, e allora ce lo dicessero chiaro e tondo e lo spiegassero ai cittadini romani o altrimenti partiamo dall'abusivismo, ragioniamo sul decoro delle postazioni, dove abbiamo data massima disponibilità, e vedrete che la città tornerà ad essere decorosa".

Fino a che non si toglie l'abusivismo, il quadro della situazione sarà sempre lo stesso, aggiungendo disagi a chi è autorizzato, perché se gli togli il titolo che non possono portare da mangiare sulla tavola ai figli che cosa faranno queste persone, dovranno mettersi a fare gli abusivi, quindi avremo altri 12.000 abusivi?

Sembra assurdo, quindi ribadiamo: chiediamo esattamente una cosa sola, ci si siede e si modifica immediatamente la delibera 30/2017 e finiranno le proteste, perché tanto da qui gli ambulanti non se ne andranno, notte e giorno, fino a quando non si daranno il giusto rispetto e la dignità al lavoratore", conclude Angelo Pavoncello, vice presidente dell'Ana.

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