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Dopo l'ennesimo guasto

Roma, ecco perché si ferma la metro A: “binari del 1979 mai stati manutenuti”

di Redazione
"Capiamo la protesta dei cittadini ma devo dare atto ad Atac che sta facendo quello che andava fatto da anni"
Metropolitana di Roma
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“Siamo venuti qui dove si è verificato l’ennesimo guasto sulla metro A, sia per vedere la situazione, sia per avere l’opportunità di spiegare quello che cerchiamo di fare. Parliamo di un binario del 1979 entrato in funzione dal 1980 e mai manutenuto, mentre sulla B sono stati rifatti nel ’90. È un’infrastruttura in condizioni disastrose”.

Parole scioccanti pronunciate dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ieri pomeriggio, 27 gennaio, ha effettuato un sopralluogo alla stazione Lepanto della metro A, dove in mattinata si era verificato un guasto ai binari, tanto per cambiare. Il primo cittadino è stato accompagnato dal dg di Atac, Alberto Zorzan e dall’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè.

“Stiamo cambiando tutti i binari, ma ci vorrà tempo, andava fatto 15 anni fa”

“Le risorse erano ferme dal 2017, noi le abbiamo sbloccate iniziando i cantieri a luglio. Stiamo cambiando tutti i binari, è un lavoro enorme ed è per questo che la metro da luglio a dicembre 2023 chiude alle 21. Si sta procedendo sistematicamente”. Questo però, ha aggiunto Gualtieri riferendosi al guasto odierno, “documenta lo sfregio della colpevole assenza di manutenzioni per un tempo inaccettabile. Le manutenzioni sono indispensabili, noi capiamo la protesta dei cittadini ma devo dare atto ad Atac che sta facendo quello che andava fatto da anni“.

Riguardo ai tempi, ha sottolineato il sindaco, “è umanamente impensabile metterci pochi giorni, servono 18 mesi. Sosteniamo quindi l’azienda nel lavoro che fa, ci scusiamo coi romani ma va spiegato che i lavori sono in corso senza ritardi e finiranno a dicembre 2023: per allora la linea sarà efficiente. 

È un intervento ciclopico iniziato nel luglio 2022. Andava fatto almeno 15 anni fa. Il primo luglio scorso abbiamo aperto il cantiere, ma se non si ferma la metro la sera non si possono fare i cantieri: è stato trovato un punto di equilibrio tra lavori e disagi”.

Dg Atac, Zorzan: la mancata sostituzione della rotaia ha causato il guasto

La vita tecnica di queste infrastrutture, una volta fatta la manutenzione, è di una trentina d’anni. Non viene cambiata solo la rotaia, ovvero la parte in ferro, ma tutto il ballast perché il pietrisco sottostante garantisce elasticità: la mancata sostituzione di questo elemento potrebbe aver contribuito al guasto di stamattina.

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Se quella porzione di rotaia fosse stata tra quelle già sostituite questo non sarebbe successo“. Lo ha detto il dg di Atac, Alberto Zorzan, illustrando i lavori di manutenzione in corso sulla metro A, in occasione del sopralluogo alla stazione Lepanto insieme al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e all’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, dopo il guasto di stamattina ai danni di un binario.

Metro A da Anagnina a Ottaviano, “sostituiti 7mila dei 23mila metri complessivi”

Come ha spiegato Zorzan “si tratta di una frattura frastagliata, una rottura secca avvenuta per dilatazione termica, ma non c’è stato mai pericolo perché la segnalazione è arrivata in tempo reale alla sala operativa e i treni sono stati immediatamente fermati, la sicurezza non è mai stata messa in dubbio“. C’è la possibilità che si possa essere trattato di un sabotaggio? “Impossibile, non saprei proprio come si potrebbe fare. Oltretutto il guasto è avvenuto in corso di esercizio”.

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L’appalto complessivo dei lavori in corso, ha sottolineato il dg di Atac, “è di 27 milioni di euro. Ogni notte vengono sostituiti 54 metri di binari, ci sono 25 persone che lavorano e 15 milioni di euro di attrezzature presenti ogni notte. Finora sono stati sostituiti 7mila dei 23mila metri complessivi che è tutto il giro da Anagnina a Ottaviano, mentre il tratto da Ottaviano a Battistini verrà completato con fondi legati al Giubileo”. (Dire)

 
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