Roma, latitante dopo aver aver appiccato rogo tossico: in manette

L’uomo, bosniaco, si rese latitante dopo l’incendio che causò nel campo rom di via Cesare Lombroso e per il quale fu condannato a un anno e 4 mesi

I Carabinieri della Stazione di Roma Monte Mario hanno rintracciato in un rifugio di fortuna, in un’area verde di via Cesare Lombroso, il cittadino bosniaco di 50 anni, resosi latitante, che il 2 dicembre dello scorso anno era stato sorpreso in flagranza mentre stava appiccando le fiamme ad un cumulo di rifiuti depositati in maniera incontrollata in un’area incolta nei pressi del campo nomadi. Dopo l’arresto ed il processo per direttissima, l’uomo era stato condannato a scontare la pena di un anno, 4 mesi e 20 giorni di reclusione presso il suo domicilio all’interno del campo nomadi. Ma di fatto, dal 12 dicembre scorso si era reso irreperibile. Così il Tribunale di Roma lo scorso 9 gennaio lo ha dichiarato latitante. I Carabinieri di Monte Mario erano intervenuti a seguito delle numerose segnalazioni di alcuni roghi tossici pervenute dai residenti nella zona del campo nomadi di via Cesare Lombroso, organizzando un servizio di osservazione per cogliere in flagranza gli autori. Le attive ricerche dei Carabinieri hanno consentito di rintracciare il latitante in un rifugio di fortuna, non molto distante dal campo e gli hanno notificato l’ordinanza del Tribunale che ne dispone la custodia cautelare in carcere. (OMNIROMA)

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