Roma, Papa Francesco in Campidoglio: l’incontro con la sindaca Raggi

Il primo incontro e’ stato in sala dell’Orologio con il figlio della sindaca, il piccolo Matteo, e il marito Andrea 

Accompagnato dal cardinale vicario Angelo De Donatis, e accolto dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, e dallo squillo delle trombe dei fedeli di Vitorchiano, Papa Francesco è arrivato in Campidoglio. I due sono saliti insieme sulla scalinata dell'ingresso Sisto IV di Palazzo Senatorio, e dopo aver posato in favore dei fotografi si sono diretti all'interno per l'inizio della visita: il primo incontro e' stato in sala dell'Orologio con il figlio della sindaca, il piccolo Matteo, e il marito Andrea. 

L'aula Giulio Cesare piena come solo nelle grandi occasioni. Sugli scranni i consiglieri capitolini, gli assessori e i 15 presidenti di Municipio con indosso le fasce giallorosse. Tra il pubblico, da un lato i familiari dei dipendenti, con tanti bambini, dall'altra gli ospiti.

Papa Francesco ha fatto il suo ingresso ufficiale nell'aula dell'Assemblea capitolina addobbata a festa ed è stato accolto da un lungo applauso. Il Pontefice e' entrato in aula dopo un colloquio privato di circa 20 minuti con il sindaco di Roma, Virginia Raggi – accompagnato da una leggera colazione a base, tra l'altro, di mate, bevanda tradizionale argentina – e dopo i saluti con gli stessi assessori – da segnalare la maglietta nera con stampa in stile celtico color oro di Gianni Lemmetti, indossata sotto la giacca, e l'assenza di Daniele Frongia – il presidente facente funzioni dell'Aula, Enrico Stefano, e il comandante del corpo della Polizia locale di Roma Capitale, Antonio Di Maggio. 

"Santità, pochi istanti fa ha potuto ammirare le antiche vestigia di questa città che testimoniano la millenaria storia che essa custodisce quale incomparabile preziosa eredita' che abbiamo ricevuto dai nostri padri e che abbiamo l'onore di trasmettere ai nostri figli.

Ed è proprio pensando alle future generazioni che quotidianamente ci impegniamo per far si' che Roma occupi il posto che le compete, per renderla sempre più metropoli aperta e plurale". Cosi' il sindaco di Roma, Virginia Raggi, nel corso del suo intervento in aula Giulio Cesare in occasione della visita di Papa Francesco in Campidoglio.

"L'immagine del colonnato berniniano, non solo simbolicamente, rappresenta la vocazione di Roma: le braccia sono sempre aperte al mondo- ha aggiunto Raggi- Roma, città aperta, città del multilateralismo e del multiculturalismo. Roma ospita le rappresentanze diplomatiche di tutto il mondo con le quali è vivo un rapporto di confronto e dialogo costante.

Un rapporto che viene consolidato attraverso numerose iniziative di interrelazione tra le quali a breve – mi preme sottolineare con orgoglio – ci sarà, proprio qui a Roma, la nuova sede dell'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo. Auspico che tale iniziativa possa contribuire a rafforzare fruttuosamente i rapporti tra le due sponde del Mediterraneo, tra la nostra Europa e i giovani Stati del continente africano", ha affermato il sindaco di Roma. 

"Siate artigiani di solidarietà, prendetevi cura l'uno dell'altro". Questo l'invito che Papa Francesco ha rivolto ai cittadini di Roma, oggi, affacciandosi sulla piazza del Campidoglio dalla loggia di Palazzo Senatorio assieme alla sindaca Virginia Raggi. Alcune centinaia di cittadini, in prevalenza studenti delle scuole romane primarie e secondarie, hanno voluto salutare il Santo Padre attendendolo per un paio d'ore all'aperto nonostante il maltempo.

"Cari romani, buongiorno! Come vostro Vescovo di solito vi incontro a San Pietro, a San Giovanni, o nelle parrocchie… Oggi mi è dato di rivolgervi la parola e il saluto dal Campidoglio, culla di questa Citta' e cuore pulsante della sua vita amministrativa e civile- ha detto il Papa- Grazie della vostra presenza e grazie dell'affetto che nutrite per il Successore di Pietro. La Chiesa che è a Roma, secondo la nota espressione di Sant'Ignazio di Antiochia, 'presiede alla carità'.

Pertanto- ha continuato il Pontefice- è compito del suo Vescovo, il Papa, ma anche di tutti i cristiani di Roma, di operare concretamente per mantenere il volto di questa Chiesa sempre luminoso, riflettendo la luce di Cristo che rinnova i cuori. Nel cuore del Papa trovano posto anche coloro che non condividono la nostra fede: per tutti è la mia vicinanza spirituale, e il mio incoraggiamento ad essere ogni giorno 'artigiani' di fraternità e di solidarietà.

Come tanta gente in tutto il mondo- ha concluso Francesco- anche voi, cittadini di Roma, siete preoccupati del benessere e dell'educazione dei vostri figli; vi sta a cuore il futuro del pianeta, e il tipo di mondo che lasceremo alle generazioni future. Ma oggi, e ogni giorno, vorrei chiedere a ciascuno di voi, secondo le proprie capacità, di prendervi cura l'uno dell'altro, di stare vicini gli uni agli altri, di rispettarvi a vicenda.

Cosi' incarnate in voi stessi i valori più belli di questa Città: una comunità unita, che vive in armonia, che agisce non solo per la giustizia, ma in uno spirito di giustizia. Grazie ancora per questo incontro! Chiedo al Signore di ricolmarvi delle sue grazie e delle sue benedizioni. E chiedo a voi, per favore, di pregare per me", ha concluso il Papa rivolgendosi ai cittadini sulla piazza. (Zap/ Dire)

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