Roma, Parco della Cervelletta: il Sambuco, la Silene bianca, il Giglio giallo non ci sono più

Il dispiacere di un residente alla scoperta della sparizione di diverse piante divenute familiari

Il Giglio giallo o Giaggiolo acquatico

Il Giglio giallo o Giaggiolo acquatico

Riceviamo e pubblichiamo il testo di un nostro lettore, l’ennesima denuncia sullo stato di abbandono in cui versano le aree verdi della città di Roma, in particolare il Parco Naturale della Cervelletta un’area che fa parte della Riserva naturale Valle dell’Aniene che si estende per 620 ettari nel quadrante Est di Roma.

Povera edera, ingiustamente eliminata

Un piccolo corso d’acqua e un altrettanto piccolo, minuscolo laghetto, nel parco naturale della Cervelletta, a Roma. Il piacere di vederli era accresciuto dal piacere della sorpresa, giacché la vegetazione li teneva gelosamente nascosti. Sfuggivano agli occhi della maggior parte dei passanti. Adesso, lungo il sentiero, improvvisamente la vegetazione s’interrompe.

Rasi al suolo i rovi, sparite le ortiche rigogliose, cresciute ad altezza d’uomo. Il sambuco (vive lungo i corsi d’acqua), la silene bianca, l’anterisco o cerfoglio dei prati, il giaggiolo acquatico o giglio giallo ( vive presso le sponde di laghi, fiumi e fossati, su terreni umidi) non ci sono più. E il piccolo corso d’acqua e il laghetto minuscolo ora sono sotto gli occhi di tutti. Svanito il piacere della scoperta e in qualche modo della conquista, giacché non era facile districarsi tra le piante per avvicinarsi ad essi.

Sembra, ma io non voglio credere a tale assurdità, che sia stata eliminata tanta bella vegetazione al fine di eliminare l’edera, che da che mondo è mondo si arrampica sui tronchi degli alberi, in cerca di luce e di sole. Questa mattina in un’altra zona del parco, c’erano degli operai forse inviati dall’Ente Roma Natura, gestore delle aree naturali protette del Comune, intenti a falciare l’erba ai bordi della strada nei pressi della fattoria.

Ho chiesto se fossero stati loro ad eliminare l’edera e tutta la vegetazione nei pressi del laghetto. Non sono stati loro, e si sono stupiti che qualcuno si sia “preso la briga” (così hanno detto) di tagliare l’edera e tutte le piante intorno, nel timore che essa faccia cadere gli alberi.
(Scritto da Renato Pierri)