Roma, pubblica amministrazione, istituito l’Ufficio del Perché

Grazie al Sindaco Marino, finalmente i cittadini non dovranno più scendere a patti col muro di gomma della burocrazia

Il Premier Renzi ha promesso di riorganizzare la Pubblica Amministrazione, per renderla più efficiente. Un tentativo già fatto da altri in passato, ma senza successo.

In Campidoglio, intanto, pensano di risolvere i problemi del Comune tagliando il salario degli impiegati. Un’idea che ha ridato fiato ai sindacati, che si sono messi alla testa di migliaia di dipendenti capitolini mandandoieriin “tilt” la città.

Pensare di risanare il bilancio capitolino risparmiando sugli stipendi degli impiegati è un’idea che può aver concepito solo qualche collaboratore del Sindaco che non sa cosa significhi vivere di un misero stipendio. Perché, a parte i problemi di efficienza che tutti sappiamo, la gran parte dei dipendenti comunali guadagna poco e il salario accessorio, già dimezzato negli anni passati, è per molti impiegati un’ancora di salvezza per arrivare a fine mese. 

Tra l’altro quest’idea è in contraddizione con Renzi, che cerca invece di sostenere gli stipendi più bassi, con i famosi 80 euro, con la speranza di stimolare anche la domanda interna. Si tratta certo di pochi soldi, ma molto utiliper arrivare a fine mese, esattamente come il salario accessorio. 

Io credo che l’unico risparmio che il Campidoglio dovrebbe fare, e di corsa, sarebbe quello di migliorare la propria efficienza, in modo da trasformarsi da Ente erogatore di problemi, com’è oggi, in un Ente erogatore di servizie alleato dei cittadini.  

Il sindaco Marino, che stupido non è, questa cosa l’ha capita, e infatti ha deciso di anticipare la rivoluzione annunciata da Renzi, istituendo, lui per primo a Roma, un ufficio rivoluzionario: l’Ufficio del “Perche?”. Non ne sapete nulla? Bene, allora questa è l’occasione per parlarne in anteprima. Consideratelo un nostro “scoop”.

L’Ufficio del “Perché?” è un ufficio che avrà il compito di sostituirsi al cittadino tutte le volte che gli viene chiesto qualcosa del quale il cittadino non riesce a capire l’utilità, qualcosa che gli fa perdere altro tempo o, come a volte capita, qualcosa di inutile.

Il cittadino in questi casi si rivolgerà all’Ufficio del “Perché?” il quale andrà subito dall’impiegato che ha fatto la richiesta assurda,chiedendogli appunto “Perche?” e non andranno via fino a quando non avranno ottenuto una risposta plausibile. E se le risposta non saràplausibile, il funzionario che ha fatto la richiesta che non doveva fare, insieme al suo dirigente, rischieranno una punizione esemplare.

L’ufficio del “Perché” non dovrà rendere conto del suo operato al Sindacato perché nessun sindacato può impedire a un ufficio di chiedere il “Perché”. E poi – e questa è davvero un’idea geniale che ha avuto proprio il sindaco Marino – gli impiegati dell’Ufficio del “Perché?” agiranno mascherati, in modo da rimanere anonimi, per non essere oggetto di ritorsioni o minacce da parte di nessuno.

Ma non è finita: udite udite!,a capo di quell’Ufficio verrà messo un dirigente che non è mai stato uno “yes man”, cioè uno pronto sempre a dire“si” ai suoi capi, agli assessori, ai politici  o ai sindacalisti. Certo, qui la cosa si complica un po’, perché non so proprio dove andranno a trovarlo dentro al Comune uno così. Ma a me anche questa sembra un’ottima idea.   

Insomma, grazie al Sindaco Marino, finalmente i cittadini non dovranno più scendere a patti col muro di gomma della burocrazia, perché a difenderli ci sarà l’ufficio del “Perche?”.

Non vi sembra che il Sindaco abbia avito un’idea grandiosa? Ma si che è un’idea grandiosa!  Peccato che sia tutta una mia invenzione.

Si, perché un ufficio così non lo vedrete mai, purtroppo, né a Roma né in nessun’altra pubblica amministrazione.

Sarebbe un ufficio troppo moderno, utile e democratico. Tre concetti che nella pubblica amministrazione non hanno diritto di cittadinanza. Se non a parole.

E l’idea di istituire un Ufficio come quello del “Perché?” potrebbe offendere i dipendenti che, come tutti sappiamo, sono talmente aperti e disponibili ad ascoltare i cittadini che nessuno nemmeno ci prova a parlarci.

Io vorrei però che questa mia fantasia diventasse realtà. Per me, poi, sarebbe anche la rivincita per tutte le volte che mia madre, da bambino, quando chiedevo il “Perché” delle cose, mi rispondeva con una filastrocca che mi faceva arrabbiare: “Perché il libro del perché cadde in mare e si perde’, lo trovò un marinaio, ma più in fondo lo gettò”.

E io, sinceramente, dei tanti marinai che nella pubblica amministrazione gettano continuamente più in fondo quel libro, ne ho davvero le tasche piene! 

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