Roma, Quirinale. Presidente Usa Trump ha incontrato Sergio Mattarella

Trump ha definito la visita “qualcosa di speciale, un onore” Mattarella ha sottolineato “l’amicizia intensa e solida tra i rispettivi Stati e popoli”

La lotta al terrorismo e all'odio deve essere "al primo posto nell'agenda internazionale". E' la priorità indicata da Donald Trump durante il colloquio al Quirinale con Sergio Mattarella. Il capo dello Stato si è detto pienamente "d'accordo", definendo gli attentati terroristici "il pericolo principale per l'umanità e il tema principale" che deve porsi all'attenzione dei governi. Il confronto, assieme alle rispettive delegazioni, presente anche il ministro degli Esteri Angelino Alfano, è durato circa 20 minuti, più di quello che era previsto non trattandosi di una visita ufficiale o di Stato. E' stata la prima volta che i due presidenti si sono incontrati e Mattarella ha sottolineato "l'amicizia intensa e solida tra i rispettivi Stati e popoli".

Fonti diplomatiche riferiscono che Trump ha definito la visita "qualcosa di speciale, un onore". Mattarella ha replicato parlando "di un grande piacere". La tappa sul Colle è avvenuta subito dopo l'udienza del presidente Usa in Vaticano con Papa Francesco. I riferimenti all'attentato di Manchester sono inevitabili. L'attacco di ieri è stato più sofisticato degli altri- ha osservato il presidente americano- rivolgendo un pensiero alle "giovani vittime dilaniate da una ideologia". Per il presidente della Repubblica "dobbiamo fare di tutto" affinché questo clima di paura "non diventi uno stile di vita" che modifichi "le nostre abitudini".

Mattarella ha ribadito quindi "la grande collaborazione tra Italia e Stati Uniti" sul fronte della lotta al terrorismo, "la grande collaborazione- ha spiegato- tra polizia, intelligence e forze militari nelle missioni internazionali". Il capo dello Stato ha poi riferito agli americani che il nostro Paese "sta chiedendo all'Europa di attrezzarsi sempre di più in questo campo", perché solo collaborando si sventano gli attentati. Nel colloquio affrontati anche i temi dell'immigrazione e della Libia.

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