Rugby, Sei Nazioni. Italia-Irlanda 16-26. Una prova all’altezza

Gli azzurri ci sperano poi è resa. Agli azzurri non basta la migliore partita dell’anno

L’Italia arriva a quota 20 sconfitte in una partita con l’Irlanda, quella di ieri domenica 24 febbraio 2019, comunque combattuta per ottanta minuti e in cui gli azzurri hanno pagato qualche errore difensivo di troppo, ma non hanno mai mollato la presa terminando anche il primo tempo in vantaggio, approfittando con tutto il cuore del mondo di un’Irlanda non irresistibile. Allo stadio Olimpico di Roma, l’Italia inizia con buona intensità ma l’Irlanda è pronta ad approfittare di ogni varco. La prima meta irlandese arriva dopo 11 minuti al termine di una lunghissima azione conclusa da Roux e trasformata da Sexton. Al 15’ Hayward evita la beffa da parte del neoentrato Conway lanciato a meta.

L’Italia è viva, soffre, ma c’è. E accorcia le distanze con un piazzato realizzato da Allan e assegnato per un fallo concesso da Jackson in ruck. L’Irlanda fa in tempo a rimettere la palla, l’Italia pasticcia con Campagnaro e Budd con Stockdale vola in meta indisturbato ed è già 12-3 per gli ospiti dopo 20 minuti.

Lì si accende la scintilla. L’Italia, nonostante tante imprecisioni si arrampica a quota 6 punti grazie al piede di Allan dalla piazzola. E poi attacca, azzanna e al 32’ arriva la meta con Padovani liberissimo che conclude un’azione partita da Hayward, ultimo passaggio di Allan che poi non trasforma per il sorpasso: 11-12. Pazzesco Tebaldi in momento di grazie: ruba palla a Murray lancia l’Italia che rischia di bruciare tutto sulla destra fra Padovani e Campagnaro, Mbandà acchiappa il passaggio giusto e Morisi chiude la meta del sorpasso 16-12 che chiude il primo tempo.L’Italia spavalda all’inizio del secondo tempo spinge gli irlandesi nella loro metà campo non porta a casa nulla. E così l’Irlanda mette all’angolo gli azzurri fino a che Earls firma il nuovo vantaggio del 16-19. Al 62’ Hayward e Padovani fermano Earls sfuggito a Morisi e Allan, ma al 66’ arriva la meta (bonus) di Murray che finalizza la spinta della maul e l’Irlanda vola a +10 e chiude la gara nonostante l’orgoglio azzurro, che manca il piazzato del bonus difensivo con McKinley all’ultimo secondo. (Fonte, La Gazzetta dello Sport)

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