Sanità. Cgil Rieti Roma Est: Pronto Soccorso del Lazio sull’orlo del collasso

“Non c’è più tempo, bisogna fare in fretta, bisogna investire nella sanità pubblica con un piano straordinario di assunzioni”

Pazienti in barella parcheggiati nel pronto soccorso di un ospedale

Pazienti in barella parcheggiati nel Pronto Soccorso di un ospedale

“I Pronto Soccorso della Regione Lazio sono sull’orlo del collasso, con lavoratrici e lavoratori esausti e pazienti costretti a disumane attese. La situazione di emergenza nei Pronto Soccorso non mostra segni di miglioramento dopo le inefficaci misure adottate dalla Regione, ovvero destinare 24 milioni di euro alla sanità privata convenzionata anziché investirli per nuove assunzioni.

Il numero elevato di accessi e la carenza di personale causano un afflusso incontrollato di pazienti in attesa di un posto letto e operatori sanitari allo stremo”. Così, in una nota, la Cgil, la Fp Cgil e lo Spi Cgil di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene.

“La situazione- continua la nota- si è ulteriormente complicata in seguito alla chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, a causa dell’incendio avvenuto lo scorso 8 dicembre. Ciò ha determinato il trasferimento dei pazienti ai Pronto Soccorso del Sandro Pertini ASL Roma 2 e del Policlinico Umberto I, oberandoli.

Nonostante l’aumento dei casi di Covid-19, che già avrebbe richiesto un aumento del personale, e della gestione dell’influenza stagionale, non si è constatato nessun nuovo investimento in termini di personale e di nuovi posti letto nei reparti. Denunciamo questa grave situazione, che compromette la qualità dell’assistenza medica e il diritto alla cura.

Chiediamo pertanto al Presidente Rocca di affrontare concretamente i problemi che affliggono il sistema sanitario e di utilizzare i fondi pubblici per sviluppare un piano di assunzioni che tenga conto delle reali necessità sanitarie dei cittadini, non come ha scelto di fare qualche giorno fa siglando un protocollo d’intesa per i Pronto Soccorso tra la Regione e la Croce Rossa Italiana, con un ulteriore investimento di 8 milioni di euro a vantaggio della sanità privata convenzionata”.

“Chiediamo inoltre un aumento dei posti letto e il potenziamento della rete territoriale e della medicina di base, necessarie per alleggerire i Pronto Soccorso e per somministrare tutte le cure che non richiedono un ricovero ospedaliero – si legge ancora nella nota – Saremo presenti alle assemblee e presidi organizzate dalle delegate e delegati su questo territorio, iniziando dalla Asl Roma 2 e dal Policlinico Umberto I il 10 gennaio 2024 presso la direzione generale Asl Roma 2 via Brighenti e il parcheggio della direzione generale del Policlinico Umberto I, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e per richiedere il rispetto dei diritti non solo delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche dei cittadini che hanno il diritto di avvalersi della sanità pubblica.

Le cittadine e i cittadini, le lavoratrici e i lavoratori, il sistema socio sanitario pubblico e universale hanno bisogno di risposte concrete. Non c’è più tempo, bisogna fare in fretta, bisogna fare bene, bisogna investire nella sanità pubblica con un piano straordinario di assunzioni”. (Com/Adi/Dire)