Segni, Fernanda Spigone ha presentato la sua ultima opera

Dante Cerilli ha commentato egregiamente “Nella casa dei merli il pettirosso”

Nella Sala Polifunzionale di Segni, domenica 23 ottobre, ultimo giorno della Sagra dei Marroni, la poliedrica Fernanda Spigone ha presentato il suo ultimo libro di poesie: “Nella casa dei merli il pettirosso”. La dirompente personalità dell’Autrice traspare da ogni suo verso, sia che si soffermi a contemplare la natura in tutte le sue sfaccettature: monti Lepini,mare agitato, vento, merla, poiana, rondini, farfalle, scocciapignatte (nome in vernacolo del ciclamino),viole, ginestre, giardini di maggio, sia rammenti la crudeltà della vita rivissuta nei ricordi degli estinti (padre, due amiche morte prematuramente, il fratello perduto, bimbi sfruttati) o ripensando, ma sempre con una nota di speranza, agli avvenimenti più tragici del nostro tempo (martiri di Spagna, gli alunni morti di Ossezia, Segni bombardato nel 1944).

Accanto a lei l’Assessore alla Cultura Cesare Rinaldi, la poetessa Maria Fiorella Belli che ha declamato alcune significative poesie ed il critico, nonché poeta Dante Cerilli che insieme ad Aldo Cervo hanno curato l’introduzione al testo. Cerilli ha parlato di viaggio ‘terreste e celeste’ quello compiuto dalla Spigone perché  il Suo essere spezza la pesantezza pedestre ed anela al cielo come un uccello che brama volare. Ed il verso si fa canto, gravido del sentimento universale che accomuna tutti gli esseri. Da elogiare la tecnica e la struttura dei versi  che si rifanno all’asclepiadeo maggiore, al senario, quinario, ma anche agli stornelli ciociari, ai madrigali, creando un’inaspettata mediazione tra classicismo e modernismo. Vi si sentono tematiche e forme dei più grandi nostri poeti: Leopardi, Carducci, Pascoli, D’Annunzio.

La Spigone ringraziando tutti i presenti e l’Amministrazione che ha reso possibile la pubblicazione dell’opera, si è espressa in questi termini, concludendo con successo la manifestazione: “ La poesia è l’arte più difficile da percorrere, perché il Poeta nei suoi versi rappresenta la maglia rotta della rete, quella feritoia che lascia lo spirito volare verso il cielo, verso il divino. I Poeti  sono gli eroi dell’impossibile, fanno da tramite tra la realtà e l’aldilà.” La prof.ssa Fernanda Spigone  non è la prima volta che si cimenta nella poesia (“Le voci del silenzio”, “l’Amore, il Filo, il Tempo”);  nella narrativa (“La trottola dei ricordi”, “I cavalieri della Valle del Sacco”); nelle opere teatrali  (“La prima rondine”, “Il ponte sul prato”). Collabora  con l’Associazione Artisti dei Lepini organizzando manifestazioni culturali di grande prestigio.

Per il Comune di Segni cura ‘La vetrinetta delle genti segnine’ di cui fa parte anche ‘Nella casa dei merli il pettirosso’. Ha vinto vari premi letterari. E’ direttrice dei corsi presso l’Unitre di Segni. Che altro dire di lei? Ci sorprende per la ricchezza di sentimenti che esalando dalla Sua anima coinvolgono il lettore. “Nella casa dei merli il pettirosso” è edito dalla Tofani E.

 

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