Selci in Sabina, cultura e tradizioni: intervista al sindaco Egisto Colamedici

Il primo cittadino del Comune in provincia di Rieti ha raccontato la storia del suo paese

Egisto Colamedici, sindaco di Selci in Sabina, Comune in provincia di Rieti, è intervenuto ieri mattina, giovedì 6 settembre, ai microfoni di Radio Radio, per promuovere la storia, la cultura e le tradizioni del Comune da lui governato. Intervistato dal giornalista Francesco Vergovich, il primo cittadino sabino ha presentato il suo Comune, Selci, un paesino in provincia di Rieti, situato nella bassa Sabina, vicino all’autostrada A1, che ha un piccolo centro storico caratteristico e tante case sparse nei dintorni in una splendida natura incontaminata. Vi risiedono all’incirca 1150 abitanti e questo numero rimane stabile da tanti anni.

I progetti culturali:

“Il progetto più importante, a cui teniamo molto, è quello della ‘street art’ con la partecipazione di artisti italiani e nondichiara il sindaco di Selci, Colamedici Vi si possono ammirare i loro lavori sparsi nel territorio e, naturalmente, non nel centro storico che va salvaguardato. Questo progetto in ambito rurale rappresenta un’eccellenza. Poi siamo andati avanti con le opere di alcune ragazze tedesche realizzate nelle vie; inoltre annoveriamo la Mostra dell’artista Francesca Pastorelli. Siamo capofila di un progetto che comprende 12 Comuni della Sabina: costruire percorsi naturalistici attraversabili a cavallo, in bici, vicino alla stazione Tiburtina. Puntiamo a divenire in futuro una residenza d’Arte ”.

Le opere pubbliche:

“Tra le opere pubbliche realizzate dalla mia Amministrazione cito la ristrutturazione del Palazzo comunale che a breve verrà riaperto, gli interventi alla Scuola comunale, l’ampliamento in alcune vie dell’illuminazione pubblica, l’asfaltatura di alcune strade, la riqualificazione del Parco dei Caduti, WiFi free nel centroaggiunge il primo cittadino sabinoNon soffriamo di grosse difficoltà amministrative in quanto governiamo con prudenza riguardo alla spesa pubblica, però soffriamo, come tutti i Comuni, a causa della burocrazia. Per andare avanti si deve avere una visione a lungo termine in questo senso”.

Le tradizioni culinarie:

“A tavola quello che ci distingue è la nostra porchetta ed ogni anno, nella seconda domenica d’agosto, qui si svolge la Sagra della porchetta. Altra prelibatezza è il ‘fallone’ una sorta di grande calzone ripieno di verdure tra cui  bieta e zucchine. Siamo in Sabina e quindi il nostro olio lo riteniamo il migliore del mondo. Ultimamente si sta affermando anche un’ottima produzione di vino di una certa qualità. Abbiamo il rinomato norcino Sergio Antonini”.

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