Serie A: Napoli campione d’inverno, rallentano Milan, Inter e Lazio

Ottava vittoria consecutiva della Juventus, ora seconda. Le big tutte ferme sul 2-2, in coda speranza Verona

Danilo che esulta dopo aver trovato il gol vittoria della Juventus

La giornata 17 di Serie A mostra come, in questa fase di ripresa e con la condizione fisica ancora in fase di carburazione, siano fondamentali nervi saldi fino all’ultimo. Gran parte delle sfide sono state decise nei minuti finali a causa di “deficit di attenzione”.

Napoli riallunga, Juve seconda: venerdì incrocio fondamentale per la Serie A

Il Napoli reagisce, dimenticando per il momento la partita (e la prestazione) di San Siro con l’Inter. A Genova con la Sampdoria domina per ampi tratti non capitalizzando a dovere, per un 2-0 che sta stretto ma restituisce certezze, con in più il titolo (sempre simbolico ma meritato) di campione d’inverno. Il primo squillo dopo 69 secondi: un rigore conquistato da Anguissa, assegnato al Var e parato da Audero a Politano. La Samp si fa vedere ma per poco perché al 19’ il Napoli va avanti con il guizzo di Osimhen su pregevole assist di Mario Rui. Partita in discesa dal 37’, con l’espulsione di Rincon sempre provocata dallo straripante nigeriano. Kvaratskhelia sotto porta non è concreto come in autunno, ma Elmas dal dischetto chiude i conti. Napoli a +7 sulla concorrenza.

Concorrenza ora guidata dalla Juventus, con venerdì lo scontro diretto in quel di Napoli che rappresenterà un crocevia importante per il campionato di tutte. Un big match al quale i bianconeri arriveranno forti di un ruolino di marcia che magari non entusiasma, ma che per numeri e per infermeria piena fa paura. Con l’Udinese arriva il quinto 1-0 su 8 vittorie consecutive, senza prendere alcun gol. Partita decisa solo al minuto 86, dopo però vari interventi importanti del portiere friulano Silvestri. Lo stile è pienamente quello di Allegri, di misura e con i cambi decisivi: il gol di Danilo è stato confezionato dai subentrati Chiesa e Paredes.

Milan, Inter e Lazio 2-2

Tre grandi contendenti lasciano punti preziosi per strada, con lo stesso punteggio tra l’altro. In primis il Milan, primo inseguitore del Napoli, che si fa rimontare dalla Roma negli ultimi minuti. Il big match della giornata era stato controllato abbastanza agevolmente dai rossoneri, che non avevano creato tante palle gol come a Salerno, ma che ad un quarto d’ora dalla fine si sono ritrovati 2-0, con Kalulu (colpo di testa da corner) e Pobega (appena entrato in chiusura di ripartenza). Sembrava la parola fine ma la Roma trova il pari in cinque minuti su due calci piazzati. Sì specialità della casa (decimo gol su 21 su questo fondamentale), ma con colpe evidenti della difesa di Pioli, che lascia colpire di testa indisturbati i giocatori giallorossi. Un presepe ormai fuori stagione, un calo evidente di concentrazione che costa due punti.

Anche l’Inter si fa riprendere nei minuti di recupero. Un pareggio rocambolesco almeno quanto quello precedente, ma con un rammarico diverso. Partita che al decimo sembrava già discesa (gol “da quinto” di Darmian) ma vantaggio durato solo un minuto (primo gol in Serie A di Churria). L’Inter si riporta avanti con l’astuzia di Lautaro, costruisce ma non capitalizza, prende anche un palo, e si vede annullare quello che doveva essere il 3-1 di Acerbi con una topica grave dell’arbitro Sacchi. Al 93’ la beffa dell’autogol di Dumfries e due punti inaspettatamente persi: vanificata la vittoria sul Napoli.

Anche la Lazio deve leccarsi le ferite. Il 2023 è iniziato malissimo, con due partite da vincere, condotte bene fino ad un certo punto e poi buttate via. Un punto anziché sei a referto. Con l’Empoli il primo tempo è un continuo creare palle gol con la sola rete al primo minuto. Il 2-0 di Zaccagni arriva ad inizio ripresa e anche qui la contesa sembrava indirizzata. Vicario evita il 3-0 e l’Empoli all’83’ riapre la sfida in ripartenza, dopo un corner della Lazio, con il figliol prodigo empolese Caputo. A un minuto dalla fine il colpo da biliardo di Marin da fuori ed ennesima rimonta subita.

Centrogruppo: scatto Verona nello scontro diretto

L’Atalanta approfitta dei rallentamenti altrui e appaia le romane al quinto posto a quota 31. La Dea va subito sotto a Bologna ma nella ripresa rimonta con la botta da fuori di Koopmeiners e l’inserimento vincente di Hojlund. In coda, in uno scontro diretto teso, il Verona batte la Cremonese: con quattro punti nelle prime due giornate del 2023, i veneti tornano a sperare nonostante un distacco ancora consistente.

Nel derby tra maglie granata, il Torino va avanti e spreca, un Ochoa ancora monumentale tiene in vita la Salernitana che in contropiede pareggia con Vilhena. Spezia e Lecce si fermano con la pioggia: unico sussulto solo nel doppio palo dei salentini in pochi secondi. La Fiorentina batte un Sassuolo sempre più in difficoltà con altre polemiche arbitrali per il rigore sul finale concesso ai viola. Torna e batte il rigore decisivo Nico Gonzalez, la cui mancanza si è sentita.

Non Ci Piace: gli ultras sulla A1

Nessun premio di migliore di giornata (i tanti ricordi negli stadi per Mihajlovic e Vialli lo meriterebbero) solo per sottolineare quanto di brutto avvenuto sull’A1, nei pressi dell’autogrill già tristemente noto per la morte di Gabriele Sandri nel 2007. Le dinamiche sono ancora da accertare a pieno, ma quel che è certo è che l’incontro poi scontro tra le tifoserie di Napoli e Roma, era tutto fuorché casuale. Una specie di appuntamento già previsto e organizzato tramite gruppi WhatsApp, spranghe nelle macchine e autostrada bloccata per due ore e con quasi 20 km di code. Tutto questo non c’entra con il tifo, con il calcio, con lo sport, con la passione. È solo ed esclusivamente violenza.