Siccità nel Lazio, situazione più grave nel viterbese. A Roma si cerca di evitare approvvigionamento a turno

Condizioni meteorologiche forse peggiori di quelle del 2017, i Comuni della regione chiamati a raccolta

Nasone di Roma, fontanella

 Sarà proclamato lo stato di calamità naturale per la siccità nel Lazio. Lo ha annunciato il presidente Nicola Zingaretti che nel pomeriggio del 20 giugno, insieme agli assessori Daniele Leodori, Roberta Lombardi e Mauro Alessandri ha partecipato a una riunione in prefettura con rappresentanti della Protezione civile e di Acea Ato 2.

Siccità nel Lazio, Comuni chiamati al risparmio idrico

“Nelle prossime ore proclameremo lo stato di calamità naturale: l’emergenza climatica non è un problema del futuro, è un problema del presente”, ha detto Zingaretti. A Roma la situazione è ritenuta grave ma si cercherà di evitare in ogni modo l’approvvigionamento a turnazione. Intanto il governatore scriverà ai sindaci dei 378 comuni del Lazio per chiedere “loro di adottare dei provvedimenti preventivi con ordinanze comunali che indicano e attuano forme di risparmio idrico in tutti i Comuni della nostra regione”.

Nasone Roma fontanella

Entro mercoledì dichiarazione Stato di Calamità

Per la capitale c’è stato un confronto con il sindaco Roberto Gualtieri e “allo stato attuale nel territorio di Ato 2” che comprende Roma e provincia “non è prevista né preventivata alcuna forma di turnazione idrica, questo anche grazie al fatto che dal 2017, quando ci fu l’altra famosa crisi di approvvigionamento, con i lavori fatti sulla rete distributiva si sono risparmiati 100 milioni di metri cubi d’acqua”.

Tuttavia “la situazione è grave, al massimo entro mercoledì procederemo alla proclamazione dello stato di calamità che darà strumenti utili a prelievi, ci auguriamo limitati“. Uno dei provvedimenti potrebbe essere la richiesta agli stabilimenti balneari a limitare i consumi delle docce in spiaggia.

L’area più sofferente l’Ato 1, il viterbese

L’area che nel Lazio soffre di più l’allarme siccità è il viterbese, cioè l’Ato 1. Rispetto alla capitale “nelle altre province del Lazio la situazione è più seria: ci sono gestori spesso con i quali stiamo collaborando perché non piove da troppo tempo e le temperature così alte pongono un problema non nel Lazio, ma in tutta Italia e per alcuni aspetti in tutta Europa.

Noi però ci stiamo preparando ad affrontare la situazione con provvedimenti strutturali e con una strategia di risparmio idrico, che a questo punto è veramente un imperativo”.

Le condizioni meteorologiche sono le stesse, se non peggiori, del 2017, ma grazie all’impegno di questi anni la situazione ancora è meno drammatica – ha aggiunto Zingaretti.

Bisogna però prevenire con grande radicalità sapendo che tutti e tutte possiamo fare qualcosa: dal consumo domestico a quello commerciale, se vogliamo passare un’estate più tranquilla è bene da subito cominciare una strategia del risparmio, e questo sarà lo spirito collaborativo che chiederò a tutti i sindaci della regione”.