Siccità: rischio di non trovare le bottiglie d’acqua nei supermercati

L’emergenza siccità, dilagata in tutto il Paese in queste ultime settimane, potrebbe intaccare le riserve destinate all’acqua in bottiglia?

Acqua in bottiglia

Acqua in bottiglia

In tutta Italia continua il grande problema della siccità, che interessa generalmente il Centro Sud Italia. Quest’anno però la situazione colpisce anche il Nord del Paese.

Siccità acqua

Le piogge, che da mesi non accennano a cadere sul nostro Paese e le temperature molto alte rischiano di rovinare i numerosi raccolti e i campi in quanto l’acqua non riesce a irrigarli. In questo momento molti laghi e fiumi sono sempre più secchi e stanno perdendo la propria riserva d’acqua, tra questi ricordiamo il Po. Per questo motivo il Governo in questi giorni è alla ricerca di buone soluzioni in poco tempo, per riuscire a evitare le pericolose conseguenze.

La decisione del Governo

Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, ha dichiarato: “è oggettivamente complicato fare previsioni in quanto la situazione è molto drammatica in tutta Italia”. Inoltre, riporta che le diverse zone riportano una diminuzione del livello dei laghi e dei fiumi che potrebbe continuare a peggiorare. Nelle prossime settimane si aspetta che “Tutto il Paese entri in zona rossa”.

Lo stato di emergenza

L’unica regione dove è stato già dichiarato lo stato emergenza effettivo è la Lombardia. Qui vi sono state istituite numerose limitazioni circa l’acqua cittadina, ad esempio la sospensione temporanea degli attracchi in alcuni scali del Lago Maggiore, per via del basso livello dell’acqua che potrebbe danneggiare le imbarcazioni. Nelle altre regioni, il possibile razionamento deve essere una decisione delle singole amministrazioni locali, secondo alcune ipotesi, alcuni comuni potrebbero decidere di limitare l’uso domestico su scala nazionale.

Si troveranno le bottiglie di acqua

Importante sarà risolvere i dubbi circa la possibilità di non trovare l’acqua in bottiglia nei supermercati. Secondo un articolo de Il Fatto Quotidiano, i vertici di aziende produttrici di bottigliette si stanno facendo già domande circa il loro futuro:

L’azienda Sanpellegrino, che possiede anche la marca Levissima riporta: “la protezione delle fonti rappresenta da sempre una priorità per l’azienda. Hanno perciò “diminuito l’emungimento di una quantità di acqua in linea con la naturale ricarica dell’acquifero, in un’ottica di tutela a lungo termine dell’ecosistema”.

Secondo la visione di Ettore Fortuna, vicedirettore di Mineracqua: “Generalmente i percorsi sotterranei delle acque minerali raggiungono profondità rilevanti, anche di diverse centinaia di metri, impiegando decine di anni. Nel suo viaggio sotterraneo l’acqua si depura gradualmente e a contatto con le rocce si arricchisce di sali minerali, che conferiscono le caratteristiche proprie di ogni tipologia di acqua”.

Molti studiosi quindi non credono che potrebbero essere dei problemi circa la scarsità di bottiglie sugli scaffali, solo se i grandi stabilimenti non decidano di sprecare una risorsa così vitale.