Trasporti, 13 luglio sciopero Trenitalia e Italo: possibili cancellazioni treni

Possibili cancellazioni totali e parziali di treni regionali, Trenitalia invita tutti i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione

Stazione Termini, viaggiatori in fila per acquistare biglietti dei treni

Stazione Termini, viaggiatori in fila per acquistare biglietti dei treni

Possibili disagi per chi dovrà viaggiare in treno il 13 luglio prossimo. I sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie hanno proclamato uno sciopero nazionale del personale di Trenitalia e Italo Ntv dalle ore 3.00 di giovedì 13 luglio alle ore 2.00 di venerdì 14 luglio.

Lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni regionali di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero. 

Tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, Trenitalia invita tutti i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione, avverte l’azienda che gestisce il trasporto ferroviario passeggeri sul sito Fsnews.

Corse garantite dei treni nazionali e regionali

Durante lo sciopero sarà garantita l’effettuazione delle corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di sciopero, nonché dei treni regionali nelle fasce pendolari (6.00-9.00 e 18.00-21.00), consultabili nella sezione Treni garantiti in caso di sciopero del sito di Trenitalia.

I motivi dello sciopero

I sindacati hanno indicato le motivazioni alla base della protesta nella comunicazione di proclamazione dello sciopero inviata alla Commissione di garanzia il 22 giugno scorso, dopo il nulla di fatto nel confronto con le due aziende. Nel caso di Trenitalia, le organizzazioni sindacali chiedono, tra l’altro, il ritiro delle azioni unilaterali messe in campo quali “modifiche organizzazione degli orari dei turni di lavoro e della composizione degli equipaggi; corresponsione assegni ad personam; forzature normative; modifiche reticolo impianti; eccessivo ricorso al lavoro straordinario”.

Nuove risorse e investimenti tecnologici

Inoltre, riferiscono i sindacati, “analoghe criticità si registrano nei settori delle manutenzione, vendita‐assistenza ed uffici che, da tempo, attendono una riorganizzazione delle attività che tenga conto di un congruo inserimento di nuove risorse e del rilancio di investimenti tecnologici e digitali delle postazioni di lavoro che premi la crescita professionale in base a parametri oggettivi legati ad un percorso formativo /professionale definito e misurabile”. (Adnkronos)