Usare le ex cabine telefoniche per installarvi i defibrillatori, Assemblea capitolina approva

A Roma sono quasi 1.300 le ex cabine telefoniche sparse in tutto il territorio cittadino, si potrebbero riutilizzare almeno un terzo

Cabina telefonica dismessa in via Nazionale a Roma

Cabina telefonica dismessa in via Nazionale a Roma

“Bisogna incentivare le attività di decoro e cercare di riqualificare e riutilizzare spazi e strutture inutilizzate e abbandonate nella nostra città come nel caso delle ex cabine telefoniche“.  

Così in una nota Dario Nanni, consigliere capitolino e Presidente della Commissione Giubileo dopo l’approvazione della mozione per riutilizzare almeno un terzo delle ex cabine telefoniche per posizionare al loro interno dei defibrillatori, come già avvenuto in altre città italiane.

Secondo una delibera di Agcom del 23 maggio, ad eccezione delle postazioni negli ospedali, nelle caserme e nelle carceri, le 16.000 cabine telefoniche ancora esistenti in Italia possono essere smantellate. A Roma sono quasi 1.300 le postazioni sparse in tutto il territorio cittadino e poterne riutilizzare una parte per posizionare dei defibrillatori sarebbe anche utile dal punto di vista socio-sanitario.

In vista del Giubileo

Visto l’arrivo di milioni di turisti per il prossimo Giubileo e l’estensione del territorio della città, dotare Roma di sistemi di defibrillazione a servizio sia delle zone centrali che di quelle più periferiche, che ad oggi mancano e che rimarrebbero in dotazione a Roma anche dopo l’evento giubilare, garantirebbe la possibilità di poter salvare delle vite umane.

Per queste ragioni – conclude Nanni – con la mozione votata in consiglio, ho chiesto che l’amministrazione si attivi, d’intesa con TIM, per riutilizzare a titolo gratuito una parte delle cabine telefoniche da dismettere che siano ancora in buone condizioni affinché vengano riutilizzate quali luoghi in cui collocare defibrillatori e diventare in questo modo uno strumento utile per la sicurezza di cittadini e turisti.