Valmontone, intervista a Gianluca Volpe, candidato per Angelucci sindaco

“Dobbiamo essere un paese molto più unito, senza divergenze. Valmontone deve tornare a sorridere”

Gianluca Volpe, 45 anni, lavora presso la società Co.Tra.L, azienda di trasporto pubblico regionale e attualmente consigliere di opposizione dell’Università Agraria, vicepresidente della società di calcio a 5 Cioli Ariccia Valmontone, che quest’anno ha vinto il campionato di Serie B, candidato consigliere con la lista SiAmo Valmontone con Maria Grazia Angelucci Sindaco. 

Come ha scelto la lista nella quale si è candidato?

“La scelta è una decisione di gruppo. Faccio parte dell’associazione Valmontone Bella, fondata da Angelo Miele, che ricordo immensamente, e come gruppo abbiamo scelto di sostenere Maria Grazia Angelucci candidato sindaco perché la riteniamo idonea, capace, preparata e poi è una donna. Vado fiero della decisione che abbiamo preso”.

Può presentarsi agli elettori con qualche nota biografica e con la proposta più interessante che porta con la sua candidatura?

“Questa è la mia prima candidatura. In passato l’ho vissuta sempre dietro le quinte. Ciò a cui tengo particolarmente è una città dello sport, con un palazzetto che possa diventare il fiore all’occhiello della nostra città, per i giovani. Il mio hobby è il calcio a 5, sono vicepresidente di una squadra che quest’anno ha vinto il campionato di Serie B e l’anno prossimo giocherà in A2, la Cioli Ariccia a Valmontone. Purtroppo per mancanze di strutture siamo obbligati a giocare ad Ariccia, il palazzetto di Valmontone ha dei limiti, ci si possono giocare solo partite del campionato regionale.

Colgo l’occasione per complimentarmi con le ragazze del calcio a 5 femminile di Valmontone che stanno facendo cose straordinarie. Conosco bene la società, il mister e alcune ragazze e mi complimento con tutti, auspicando in un proseguo migliore”.   

Cosa le piace di Valmontone e qual è la cosa che non sopporta e che se fosse nelle sue possibilità cambierebbe subito?

“La mentalità dei valmontonesi. Dobbiamo essere un paese molto più unito, senza divergenze. Ci sono delle grandi potenzialità da sfruttare e delle ricchezze che ad oggi purtroppo non vengono utilizzate al meglio. L’11 giugno, quando noi saremo al governo della città, realizzeremo quello che è il nostro programma: opere concrete e realizzabili”.

Le sembra cambiata Valmontone negli ultimi 20 anni e se sì in meglio o in peggio?

“L’evoluzione di Valmontone negli ultimi 20 anni è sotto gli occhi di tutti, anche dei più scettici, che mettevano i bastoni fra le ruote durante la realizzazioni delle due grandi strutture: il parco e l’Outlet. Credo sia cambiata in meglio, anche se c’è ancora tanto da fare, ma credo che con la buona volontà, il buon senso, con una buona organizzazione questa città possa migliorare ancora di più”.

Che valutazione dà ai 2 poli di attrazione valmontonesi, l'Outlet Fashion District e il Parco giochi Rainbow Magicland? Hanno portato benessere alla città?

“La valutazione è ottima. Valmontone è sulla bocca di tutti in tutta Italia e non solo. L’Outlet fa circa 7 milioni di visitatori l’anno, il più visitato in Italia. Il parco è una grande ricchezza. Insieme hanno dato e continueranno a dare occupazione, fattore da non sottovalutare. Bisogna invogliare i visitatori di queste due strutture a visitare tutta la nostra città e la squadra SiAmo Valmontone ha intenzione di attuare ogni iniziativa utile per far si che questo avvenga”.    

E' stato facile candidarsi o ha dovuto rifletterci a lungo?

“Provengo dalla scuola di Angelo Miele, quando dialogavi con lui ti faceva sognare. Era un punto di riferimento. Fino all’ultimo ci ha trasmesso la sua voglia di fare. Non lo dimenticherò mai. Se sono candidato lo devo a lui”.

Il suo messaggio agli elettori per convincerli a votarla.

“Sono un ragazzo semplice e tranquillo, non ho grilli per la testa, mi conoscono tutti e sono una persona ben voluta. Il rispetto e l’educazione prima di tutto. Cercherò di mettermi a disposizione della città nel migliore dei modi senza fare promesse che poi non potrò mantenere. Mi auguro che l’11 giugno, quando andremo a governare, riporteremo tranquillità in questo paese; negli ultimi periodi noto non molta tranquillità, c’è un paese sparpagliato e poco unito: bisogna tornare a tenere unità la città. Valmontone deve tornare a sorridere”.  

Foto di Bruno Pantaloni Pantaphoto

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