Valmontone, Piazza della Repubblica è pronta. I ricordi di ieri e com’è oggi. Vi piace?

Un’ampia piazza proprio davanti ai portici che abbelliscono le case popolari tirate su dopo le distruzioni che Valmontone subì durante la seconda guerra mondiale

Piazza della Repubblica, Valmontone

Piazza della Repubblica, Valmontone (Roma)

Sono quasi ultimati i lavori di riqualificazione di Piazza della Repubblica, il centro nevralgico della città di Valmontone (Roma). Un’ampia piazza proprio davanti ai portici che abbelliscono le case popolari tirate su dopo le distruzioni che la città subì durante la seconda guerra mondiale.

Natale Vergovich in moto insieme a un amico
Natale Vergovich in forma smagliante alla guida della sua moto insieme a un amico

Valmontone, medaglia d’argento al merito civile perché “Sopportava, con impavida fierezza, numerosi bombardamenti aerei che distruggevano la maggior parte dei suoi edifici e procuravano la morte di 157 dei suoi figli migliori, mai piegando davanti all’invasore in armi, né dubitando nei migliori destini della Patria”.

Piazza della Repubblica a Valmontone, l’agorà de “La Valle”

E i ricordi dei boomers sono tanti e vividi. Chi è nato dopo la guerra e ha vissuto nei decenni successivi la città non dimentica quella bella piazza. Non solo la grande e bella fontana in travertino che gettava acqua fresca buonissima a fiotti generosi, ma anche la vitalità che quella piazza esprimeva. Tante attività commerciali, oltre all’ancora presente Bar Nardecchia con la figura iconica di Giosi e prima di lui il padre, Peppe l’americano.

Giosi tutt’oggi si aggira tra i tavoli a salutare i clienti (un abbraccio affettuoso al vecchio leone). Un bar che era il cuore pulsante di Piazza della Repubblica, ma c’era anche dell’altro e i ricordi per quanto forti non racconteranno comunque tutto quello che c’era in quella piazza.

Accanto al bar, sempre sotto i portici, la farmacia delle cosiddette (naturalmente) Farmaciste. Una fornitissima farmacia gestita da una famiglia di persone eleganti e amanti della discrezione.

Tante attività commerciali dicevamo e allora ricordiamo un’osteria gestita da Gino, il quale dietro il locale aveva un campo di bocce. Cera un ciabattino, altro Gino, un negozio di calzature di Adriano Mezzo e un leggendario negozio di Tabacchi animato da un altro Gino ancora.

Gino Simeoni, che per tutti era Sciambrek. Un vero uomo spettacolo che accoglieva tutti i clienti con un nomignolo e una battuta.

Non possiamo dimenticare la Pizzeria Del Brusco. Successiva ad altre attività ma sempre storica per la memoria di oggi. E sono molti quelli che serberanno il gusto della pizza bianca o con le patate della Pizzeria Del Brusco.

Sempre nell’area della piazza c’era l’edicola di Memmo Matrigiani e la moglie, Iolanda (l’edicola c’è ancora), altro punto d’incontro della piazza. Eh sì, c’erano i giornali e quindi era il punto culturale de La Valle. Comunisti e Democristiani si sfidavano a colpi di quotidiani e di contese elettorali. Che uomo adorabile che era Memmo, discreto ma affettuoso a suo modo. C’è ancora l’edicola, oggi seguita dalla figlia Franca.

Anni dopo, accanto all’edicola arriva anche un bar. Il Baretto, gestito dal figlio di Memmo, Antonio, che continua a essere un punto in cui si discute di politica e fatti cittadini.

Pensare per un attimo ancora a quella bella fontana a tre cannelle, dall’acqua fresca e abbondante, fa avvertire un senso di mancanza. C’è anche nostalgia ma non solo. E’ consapevolezza che i tanti anni passati ci hanno tolto molto. Abbiamo creduto di aver guadagnato in termini di benessere ma non è vero.

Quella fontana che c’era, con le tre cannelle che gettavano così tanta acqua e fresca e buona, rappresenta una ricchezza che non abbiamo più. Le fontanelle oggi sono senz’acqua e quando c’è, è un rivolo, non riesci a bere.

E la vitalità che c’era in Piazza della Repubblica è solo un ricordo sbiadito. Le tante attività commerciali, e le luci delle loro insegne che illuminavano la città ci mancano. Valmontone allora la conoscevano in pochi, oggi è diventato il Comune più conosciuto e visitato del territorio. Ma siamo più poveri. Forse col tempo passato, è venuto meno lo spirito dei cittadini, quello dei valmontonesi, che si ritrovavano anche in quella piazza come in altre piazze della città.

Ma c’è sempre tempo per recuperare valori e quelli di un’identità culturale prima di altri. E forse la nuova piazza della Repubblica sarà utile anche a questo scopo. Senza dubbio nei prossimi giorni ci saranno ancora delle migliorie per Piazza della Repubblica, ma intanto, vi piace?

Foto di Roberto Benedetti