Vini: Masca del Tacco in terra di Manduria, anima della Puglia

Ci troviamo in Puglia, precisamente a Erchie nella zona di Manduria. Quella che un tempo era frantoio e cantina oggi è Masca del Tacco

Masca del Tacco

Cantina Masca del Tacco

Rossella Macchia è la responsabile Comunicazione e Marketing di Poggio Le Volpi e Masca del Tacco, le cantine di Felice Mergé.

Rossella raccontaci di Masca del Tacco. Come nasce l’azienda e dove?

Ci troviamo in Puglia, precisamente a Erchie nella zona di Manduria. Questa realtà è stata creata dalla famiglia Lanviano nel 1929, antica famiglia latifondista, che qui costruì quella che oggi è la cantina Masca del Tacco che all’epoca era invece frantoio e cantina. Nella zona di Taranto a Maruggio, troviamo Villa Maria che con la sua terra rossa e i suoi 50 ettari accorpati ad alberello, ci fa emozionare con la produzione del Piano chiuso, 100% Primitivo da vecchie vigne ad alberello.

Felice da sempre ama la Puglia e i suoi frutti e fin da subito ha creduto nel potenziale, vitivinicolo enologico che aveva da esprimere questa terra

Un’antica villa patronale immersa nella macchia mediterranea con 50 ettari, una ricchezza custodita da mura di cinta di pietra a secco nella magica terra messapica.

Il nome Masca del Tacco ha un significato particolare?

Felice ha creato il nome e Masca è termine arcaico che significa masseria, costruzione tipica della Puglia, “del tacco” appunto.

Quali sono le etichette di punta della vostra produzione?

L’etichetta Cru dell’azienda è il Primitivo di Manduria Riserva Piano Chiuso, massima espressione di un territorio dalle origini ancora poco conosciute. Nei pressi di Manduria si trova una residenza d’altri tempi circondata da antichi vigneti di Primi­tivo ad alberello, da oltre 70 anni di età, “chiusi” da un muretto a secco. In Francia, alcuni dei migliori vigneti sono chiusi da muri o muretti; in passato, infatti, i monaci cistercensi erano soliti di­videre o chiudere con muretti alcune parcelle di vigna quando, assaggiando letteralmente la terra, percepivano dei cambiamen­ti nella composizione minerale della stessa.

I frutti derivanti da tali vigne “chiuse”, o “Clos”, sarebbero stati perciò di qualità diverse ed espressione massima di quel micro suolo. Riprendendo questa tradizione, Felice Mergé si fa promotore ed esecutore del progetto di “vigneto chiuso”, enfatizzando una piccolissima area mediante la produzione di un nuovo vino.

Quali sono i vitigni?

La Puglia è terra del Primitivo di Manduria, che produciamo in 3 etichette. Abbiamo anche uve di Negroamaro, Susumaniello, Fiano e produciamo il nostro rosato Ro’si da uve Pinot Nero.

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