Vivere in provincia: Campagnano di Roma, qui il futuro è al litio

Campagnano di Roma, borgo noto per le specialità gastronomiche, ora potrebbe diventare un centro importante per l’estrazione del litio

Campagnano di Roma

Campagnano di Roma

Vivere fuori Roma diventerà sempre più un’esigenza o per risparmiare o per vivere meglio. Campagnano di Roma, borgo noto per le specialità gastronomiche, ora potrebbe diventare un centro importante per l’estrazione del litio, il minerale base delle batterie elettriche. Andarci a vivere potrebbe aprire a opportunità incredibili di lavoro.

Campagnano di Roma, meno stress e più prospettive in provincia

Cercare luoghi diversi da Roma e le sue periferie diventa sempre più un’esigenza peer chi da tempo vive nella Capitale ma anche per colui che vi giunge adesso dal Lazio, da un’altra regione o da un altro Paese. Non solo per trovare un’abitazione in cui spendere meno ma forse per trovare un luogo in cui il rapporto costo/qualità della vita abbia più senso.

In questo giro che stiamo facendo attorno alla capitale ci siamo accorti che i costi delle case e degli affitti non sono poi così lontani da quelli romani ma di certo alla stessa cifra che spendi a Roma, in provincia puoi godere di stanze in più, di terrazze e giardini, e soprattutto di una vita meno stressante e più soddisfacente sotto il profilo dei rapporti umani, del tempo da dedicare ai servizi e alla spesa, dell’aria stessa che respiri e che troppo frequentemente non viene considerata come un fattore salutare fondamentale.

Vi fornirò una serie di elementi affinché possiate trarne un giudizio al riguardo ma ci aspettiamo delle conferme o delle critiche costruttive da parte di chi già vive o ha vissuto in questi luoghi.

Campagnano come la vediamo oggi nasce nel 1662

La località di cui parliamo in questo articolo, come è accaduto per molti territori delle campagne italiane, nel tempo ha vissuto momenti di abbandono e rinascita. Le origini di Campagnano si perdono nella notte dei tempi ma è dopo il 1662 che si vedono le trasformazioni che ancora la caratterizzano. Quando papa Alessandro VII autorizza Flavio Orsini a vendere la città intera a Flavio Chigi, suo nipote.

È sotto il governo dei Chigi che Campagnano vede le grandi trasformazioni che la rendono com’è attualmente. Un grande paesone cresciuto sulla linea spartiacque della rocca tufacea che la innalza sulle valli del Baccano. Le valli paludose vengono bonificate, nuove vie e nuovi palazzi vengono edificati, come il Corso, oggi intitolato a Vittorio Emanuele e la colossale Porta Romana, chiamata semplicemente l’Arco, che diventa il simbolo della città. Il centro storico viene progressivamente abbandonato a favore dei nuovi insediamenti, almeno fino all’inizio del secolo XX.

Campagnano, tra il lago di Martignano e il Parco di Veio

Campagnano di Roma è un bel paese di 11mila abitanti, a 270 metri sul livello del mare, su una rocca tufacea circondata da fossi scavati dai torrenti nei millenni di storia. In pratica sorge sulle pendici di un antico lago vulcanico spento da millenni, circondato da boschi e campagne coltivate. Nel suo territorio c’è il lago di Martignano e parte del Parco Regionale di Veio.

Campagnano si trova lungo la stessa strada per raggiungere il lago di Bracciano. La distanza dalla Capitale è di 36 km nel percorso più breve, lungo la Cassia Bis e occorrono 47’ circa. Siamo comunque a 20’ di auto dal Grande Raccordo Anulare.

La scoperta dei giacimenti di Litio e il potenziale sviluppo del luogo

Qualcosa sconvolge questa tranquilla cittadina di campagna, famosa per i carciofi e le salsicce e le altre produzioni gastronomiche. Si tratta dei giacimenti di litio, il minerale del futuro, quello che serve per le batterie elettriche dei telefoni cellulari e delle auto.

Il litio a Campagnano di Roma è stato trovato negli anni 70-80, durante delle esplorazioni di Enel per la ricerca di materiale geotermico, ma a quei tempi non era un materiale interessante” dice Alessio Nisi, il sindaco della città. L’oro bianco, o petrolio bianco, così come viene chiamato ormai da chi si occupa dell’industria mineraria, è il metallo che si trova nelle batterie, da quelle dei telefoni a quelle delle auto, e che sempre più farà parte del nostro quotidiano.

Attualmente solo tre paesi sono quelli che forniscono il litio all’industria elettrica delle batterie: Australia, Cile e Cina con l’86,4% delle estrazioni. La produzione di litio dovrebbe triplicare entro il 2025 grazie all’aumento degli acquisti di veicoli elettrici. Ci si augura che la scoperta potrebbe cambiare l’economia non solo di Campagnano, ma anche quella della Capitale e dell’Italia, con il prezzo del litio che nel 2022 è passato da 14.000 a 80.000 dollari la tonnellata. “Il litio qui è stato ritrovato nei fluidi geotermici, una delle concentrazioni più alte mai trovate sulla terra”, afferma Andrea Dini, geologo e ricercatore del CNR di Pisa, che si occupa di questo minerale dall’inizio della sua carriera. “Bisognerà capire ora quale sarà la quantità di acque disponibili a quella profondità.”

Gli accordi di Enel e Vulcan Energy

A luglio del 2022, Enel, forte delle ricerche negli anni ’80 e dei dati in suo possesso, ha firmato un accordo con Vulcan Energy, l’azienda mineraria australiana che ha brevettato un metodo per l’estrazione del litio geotermico: Zero Lithium Carbon, un processo non invasivo, a zero impatto ambientale. “Si tratta di perforazioni del suolo, tubi che vanno verso un capannone industriale e nessun impatto sull’ambiente circostante” spiega Dini.

La ricerca nell’area è ancora nella fase iniziale, quella della verifica su serie storiche, e non c’è ancora nessuna autorizzazione a scavare pozzi. E oltre a Enel e Vulcan Energy, c’è anche Altamin, altro gigante dell’industria mineraria. Se i dati saranno convincenti e le esplorazioni che avverranno durante la fase 2 forniranno dati convincenti, allora si procederà alle perforazioni, con una stima della prima estrazione per il 2026. Chissà, forse Campagnano è destinata ad avere un ruolo determinante nel futuro dell’industria estrattiva italiana.

Paesaggi lunari e tramonti mozzafiato

Paesaggi lagunari, buon cibo e tramonti mozzafiato: Campagnano Romano è un luogo ameno immerso nella campagna romana. Il borgo perfetto in cui lavorare, vivere e crescere i propri figli, respirando aria pulita. Oltre al patrimonio storico e artistico, Campagnano di Roma regala anche un’atmosfera rustica unica, capace di scaldare il cuore. Proprio come accade a Formello, a pochissimi passi dalla Capitale, ma nel verde. In passato feudo degli Orsini, ha fra i suoi simboli il Palazzo Chigi e la Chiesa di San Lorenzo con un campanile che delinea lo skyline.

I prezzi di vendita delle case a Campagnano risultano nella media di 1.356€/mq mentre gli affitti sono più accettabili con 7.56€/mq. Nel 2016 i prezzi risultavano molto più alti, superando anche i 1.595/mq.

Il Quarto distretto sanitario è il più grande

Il Distretto 4, con i 17 Comuni, è il più esteso e popoloso della ASL Roma 4 e si colloca a Nord-Est della ASL. Comprende i comuni di: Campagnano di Roma, Capena , Castelnuovo di Porto, Civitella San Paolo, Fiano Romano, Filacciano, Formello, Magliano Romano, Mazzano Romano, Morlupo, Rignano Flaminio, Ponzano Romano, Riano, Sacrofano, Sant’Oreste, Torrita Tiberina.

Le strutture sanitarie a Campagnano sono molto poche. Inaugurato a gennaio 2021 ed inserito all’interno di una elegante villa tra le colline, l’Hospice di Campagnano è l’unico centro per le cure palliative privato ed accreditato con il SSR sul territorio della Roma 4.Troviamo l’ospedale più vicino a Civita Castellana, oppure a Bracciano. Un poliambulatorio è in città, un altro a Cesano. C’è un laboratorio di analisi cliniche e una casa di cura e clinica privata, un’altra nella vicina Nepi, due a Morlupo e una a Formello, una a Rignano e due a Fiano. Due farmacie sono presenti in città.

Solo qualche attività di spaccio subito repressa

Nella zona di Campagnano gli unici casi di criminalità riguardano lo spaccio di droga da parte di singole persone e organizzazioni criminali. Gli arrestati sono stati di origine italiana o albanese. In qualche caso le attività facevano capo alla piazza Cesare Leonelli di Campagnano. Tutto questo risale però al 2018 e riguarda un giro d’affari di circa 300 clienti abituali, coinvolgendo manovalanza straniera e lo stesso gestore del bar della piazza.

In città c’è una Stazione del Comando Carabinieri ma i carabinieri sono anche a Bracciano, a Monterosi, Faleria e nei vari centri vicini. Un dipartimento della Polizia di Stato è presente a Monterosi a soli 8 km da Campagnano.

Monumenti e opere d’arte: da Del Duca al Vignola

Campagnano è ricca di edifici di grande importanza storica e architettonica. La Chiesa del Gonfalone del XVI secolo con la sua torre dell’orologio del 1864 che domina l’immagine della città da lontano. La Chiesa della Pietà del secolo XI con un affresco della pietà del 1518.

La Collegiata di San Giovanni Battista del 1515 costruita sui resti di una chiesa più antica con una maestosa torre campanaria in stile barocco del 1602. Il coro e il soffitto ligneo del presbiterio sono di Giacomo Del Duca del 1582. 

A 6km dal paese c’è anche la Chiesa di Santa Maria del Sorbo. Tra le architetture civili Palazzo Venturi, in Corso Vittorio Emanuele, oggi sede del Museo Archeologico, dell’Archivio Storico Comunale e della Biblioteca Comunale.

Il Palazzo Municipale costruito a fine ottocento sulle rovine della Rocca Orsini, Palazzo Galli, la Fontana dei delfini, attribuita al Vignola, sulla cui sommità si erge una campana in marmo peperino, simbolo del Comune anche riprodotta sullo stemma del gonfalone. La Fontana Secca dà il nome alla piazza sulla quale si affaccia e infine la Casa Torre medievale nel borgo antico.

Nella Valle del Baccano si trova la Mansio ad Vacanas di epoca romana e i maestosi resti dei granai Chigi. La Mansio era una stazione di posta del I secolo d.C. sulla via Cassia, per offrire una sosta ai viaggiatori a cavallo o in carrozza verso l’Etruria. Caduta in disuso, è stata derubata di tutti i rivestimenti marmorei. Venne scoperta nel 1979 durante l’ampliamento della Cassia.

Una campagna florida e due Parchi Regionali

Il parco Naturale regionale Bracciano Martignano e Campagnano di Roma è l’area protetta che comprende il lago di Bracciano e di Martignano: la sua particolarità è quella di offrire numerosissimi itinerari da fare in bicicletta, le famose ciclovie sabatine.

Da non trascurare il dato di fatto che il parco comprende numerose località situate tra Roma e Viterbo per cui ha una estensione di respiro considerevole. I percorsi attorno ai laghi si possono esplorare anche a cavallo, le più interessanti da percorrere sono la ciclovia dei Boschi e quella dei Laghi.

Parco comunale Venturi, annesso al Palazzo Venturi. Si estende a sud-est dell’edificio e si affaccia su piazza Regina Elena. La flora del parco è di eccezionali varietà e pregio: è presente un tricentenario tasso o “albero della morte”, unico esemplare in questa zona.

Il Parco Regionale di Veio, prende il nome dall’antica città etrusca, la quale è stata ritrovata solo in parte con il suo santuario di Portonaccio e la statua di Apollo. La caratteristica principale del parco è quella di essere costituito da vasti altipiani di tufo, che hanno reso la zona sempre molto appetibile per le civiltà che si sono susseguite, fino al medioevo.

Eventi gastronomici di valore nazionale

Dal 25 aprile al 7 maggio di quest’anno s’è svolta a Campagnano La festa del Baccanale. Una delle feste più apprezzate per i profumi e i sapori che da sempre caratterizzano la proposta gastronomica e artigianale tipica di Campagnano. 

Carciofi e salsicce sono i protagonisti di questa manifestazione che si svolge in contemporanea con la Fiera di San Marco, proposta agricola per eccellenza, per la vendita di attrezzature e prodotti per animali. Gli eventi dedicati al mangiare sano sono una delle celebrazioni ricorrenti di questo territorio.

Un appuntamento che vuole celebrare la felicità della vita all’aria aperta, la gioia delle piccole produzioni agricole e artigianali, i grandi piaceri concessi ai creatori e ai custodi di orti e giardini. Animali da allevamento, piante da produzione ed ornamentali, attrezzature per il giardino e per la piccola agricoltura, artigianato e accessoristica legata ai temi della vita all’aria aperta.

Foto di Adriano Di Benedetto