Vivere nei borghi più belli: Guadagnolo è un’esperienza unica

Guadagnolo è un paesino dove si fa presto amicizia, dove quando ci si incontra si da il buongiorno

Guadagnolo, frazione di Capranica Prenestina (Rm)

Guadagnolo, frazione di Capranica Prenestina (Rm)

Il centro abitato più alto del Lazio potrebbe essere una soluzione abitativa economica per chi ama il freddo e la montagna. Frazione di Capranica Prenestina (Roma), ha una sua lunga e controversa storia e panorami di boschi e monti suggestivi che si spingono fino al mare.

Nella Provincia di Roma puoi decidere se vivere al livello del mare o in montagna. Non credo siano molte le province che lo consentano. Guadagnolo è un minuscolo centro abitato che dà il nome al Monte Guadagnolo, lo sperone calcareo su cui sorge e regala un panorama incantevole. Il borgo è il centro abitato più alto del Lazio, infatti si trova a 1218 metri sul livello del mare, che si può vedere distintamente dalla sua cima, quando le giornate sono abbastanza limpide.

Guadagnolo, ovvero dove l’oste faceva “pochi guadagni”

Il monte ha preso il nome dal borgo e non viceversa. Secondo una storia o leggenda, sulla strada che conduceva al centro abitato, una volta c’era una piccola osteria. I proprietari offrivano riparo a cavalli e buoi e i loro padroni erano ben felici di scaldarsi davanti a una zuppa fumante e a un buon bicchiere di vino rosso.

I pericoli, però, erano sempre in agguato, per questo in inverno difficilmente qualcuno si avventurava su una strada tanto insidiosa. Il guadagno del povero oste era così esiguo che lui stesso lo definiva un “guadagnolo”, vezzeggiativo che poi avrebbe dato il nome al borgo che oggi conta pochissimi abitanti.

Vivere a Guadagnolo d’inverno potrebbe essere difficile ma non per tutti

Nelle varie epoche il paese ha avuto diverse fasi di prosperità o di crisi. Adesso siamo in una fase di progressivo abbandono. Vivere a Guadagnolo d’inverno può essere considerato difficile a causa delle condizioni climatiche rigide e delle possibili difficoltà logistiche e l’inverno in questa zona può essere freddo e nevoso.

Durante la stagione fredda, le temperature possono raggiungere livelli molto bassi e la presenza di neve può creare difficoltà negli spostamenti. Le strade gelano e diventano scivolose e questo può limitare l’accesso a servizi essenziali come negozi, banche e strutture mediche, che si trovano altrove. La vita attiva trova parecchie limitazioni in inverno quando è difficile intrattenersi in locali e ristoranti, aperti solo durante la stagione estiva.

Tuttavia, per altri, vivere a Guadagnolo durante l’inverno può essere un’esperienza positiva. L’atmosfera di montagna, la bellezza degli ambienti naturali circostanti e la tranquillità possono essere apprezzate da coloro che amano la vita all’aria aperta e sono alla ricerca di una fuga dalla frenesia cittadina e di un risparmio sulle spese. Quindi, sebbene vivere a Guadagnolo d’inverno possa essere considerato difficile per alcune persone, altre potrebbero trovare vantaggi e godere di questa esperienza unica.

Santuario della Mentorella. Foto di Adriano Di Benedetto

Papa Giovanni Paolo II trascorse qui due settimane dopo la sua elezione

Guadagnolo è l’unica frazione di Capranica Prenestina, da cui dista 9,6 chilometri, e fa parte della Città Metropolitana del Comune di Roma, a 52 km. Sul versante est ad una quota più bassa, è presente il Santuario della Madonna della Mentorella, meta di frequenti pellegrinaggi, posto a 1018 metri di quota e a 2,5 km dal borgo. Edificato su uno sperone roccioso, anch’esso in splendida posizione panoramica, è meta di numerosi pellegrinaggi. E’ un pregevole luogo di culto datato IV secolo, e si pone come uno dei santuari più conosciuti del Lazio.

Per raggiungere il Santuario sono stati realizzati molti percorsi e tracciati naturali. Ce n’è uno, della durata di quasi tre ore, che porta il nome di Giovanni Paolo II, perché passò di qui quattordici giorni dopo la fumata bianca.

Le piccole dimensioni di ogni cosa, dalle case alle strade, sono forse la caratteristica più importante di Guadagnolo, assieme alla cura dei dettagli. L’aspetto del paese è davvero gradevole. Fiori sui davanzali delle finestre, angoli suggestivi ricavati tra le case in pietra, che sembrano un quadro della vita del medioevo. In effetti si tratta di un modo di vivere che ormai sta scomparendo.

Gli abitanti di una volta spesso sono sostituiti da famiglie residenti altrove e che qui hanno una seconda casa, ricevuta in eredità o comprata con pochi risparmi e magari ristrutturata per passarci dei week end o dei periodi di vacanza estiva o invernale.

Guadagnolo è un paesino dove si fa presto amicizia, dove quando ci si incontra si da il buongiorno, dove i vicini di casa sono disposti a darti una mano nel caso di necessità, dove si presta la legna per scaldare la casa, il sale da cucina se non si è comprato nell’emporio a valle e dove puoi lasciare la bicicletta o il passeggino sulla porta d’ingresso che tanto nessuno ti porta via niente. Una maniera di vivere cui non siamo più abituati. Tanto che una volta parcheggiato l’auto fuori dal paese, ancora ci viene automatico chiuderla quando è del tutto inutile.

La statua di Gesù Redentore due volte colpita da fulmini e ricostruita

Una statua di Gesù Redentore, realizzata interamente in bronzo, con le braccia aperte, come il Cristo di Rio de Janeiro, è rivolto verso Roma. Fa bella mostra di sé all’ingresso del borgo. La volle Leone XIII, in occasione del Giubileo del 1900. Il papa fece realizzare 20 statue per metterle sulle montagne italiane e per la provincia di Roma il punto più alto era Guadagnolo.

L’opera venne realizzata in pietra locale dallo scultore Raffaele Zaccagnini, su proposta dello storico Monsignor Giuseppe Cascioli. Inaugurata nel 1903, già nell’immediato dopoguerra, il monumento era in pessime condizioni. Nel 1921 la  testa della statua venne abbattuta da un fulmine e conservata sulla base della stessa, nella cappelletta. Distrutta completamente nel 1955 da un altro fulmine, la statua nel 1976 venne definitivamente sostituita da  una grande statua di bronzo dello scultore Elverio Veroli. Neanche Cristo può scampare ai fulmini in montagna!

Forse il borgo originale lo costruirono i contadini e i monaci che vivevano nei dintorni

La montagna è caratterizzata da varietà botaniche uniche, da essere inserite nella carta regionale del Lazio, fra gli ecosistemi da salvaguardare. Questo panorama dei più pittoreschi d’Italia, costituisce anche lo scenario cui si richiamano tutte le ipotesi sulle sue origini. Il villaggio secondo una prima tesi, sarebbe nato all’epoca delle incursioni barbariche, quando i romani, fuggiaschi, si sarebbero stanziati nei pressi di un antichissimo fortilizio del quale restano solo i ruderi di una torre precedente il V secolo. Secondo altre tesi, invece, il nucleo originario sarebbe stato costruito dai contadini che lavoravano le terre di appartenenza dei Monaci del Santuario, come avvenne negli antichissimi Monasteri di Cassino, di Subiaco e vari altri luoghi.

Guadagnolo passò di famiglia nobile in famiglia dai Conti ai Duchi Sforza Cesarini, ai Torlonia. Prima del 1870 qui si viveva di pastorizia, frutta e colture di cereali e fieno. Allora c’erano 500 abitanti che vendevano legna di alto fusto dai boschi dei dintorni. Quando nel 1929 Guadagnolo passò, per referendum popolare, sotto l’amministrazione di Capranica Prenestina fu perché in paese non c’era acqua potabile, né scuola, né un’ostetrica, un. medico, una farmacia e la viabilità era pessima.

La nuova amministrazione si propose di effettuare alcune tra queste innovazioni. Anche la Chiesa (originale) di San Giacomo Apostolo che dominava il borgo, crollò durante i lavori di restauro e si perse così anche l’affresco della Madonna di San Sebastiano. Venne ricostruita dov’è adesso.

Prezzi di vendita e di affitto ai minimi della Provincia di Roma

Non ho una idea precisa dei possibili costi delle case in vendita a Guadagnolo. Il dato fornito da immobiliare.it riferito ai prezzi medi di settembre 2023 nella provincia è di 1.384 €/m², partendo da un minimo di 405 €/m² a un massimo di 3.311 €/m² che riguarda la città di Roma. Il Comune di Capranica Prenestina, dal quale dipende Guadagnolo, ha una valutazione di 971€/m² per l’acquisto e di 5,68€/m² per l’affitto.

La media dei quali in provincia, sempre a settembre 2023, è di 8,74 €/m²con un minimo di 4,18 €/m² a un massimo di 18,43 €/m². La situazione logistica ci induce a pensare che Guadagnolo propenda più verso i prezzi minimi della provincia.

Secondo le stime di Nomisma, nel 2023 il numero di compravendite immobiliari subirà un calo complessivo del 14,6% rispetto al 2022. Si passerà infatti dalle 784 mila transazioni effettuate nel 2022 alle 670 mila transazioni previste per il 2023. Se questo dato trova conferma i prezzi non possono che subire dei ridimensionamenti ulteriori, specie per le compravendite.

Collegamenti ferroviari e stradali con Roma

Per quanto riguarda le strade, il paese è raggiungibile tramite la strada provinciale 36, che conduce da Palestrina a Guadagnolo. Questa strada permette di accedere facilmente a Guadagnolo sia da Valmontone che da San Cesareo.

Inoltre, alcune strade secondarie collegano Guadagnolo ad altre località non lontane, come Tivoli oppure i Castelli romani: Monteporzio Catone, Monte Compatri, Frascati e Rocca di Papa.

Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari, Guadagnolo non ha una stazione propria. Quella più vicina è a Zagarolo e si trova a 39 chilometri di distanza. Da Zagarolo è possibile prendere dei treni che collegano la città con Roma Termini. In conclusione, Guadagnolo è collegata alle strade principali della zona e può essere raggiunta sia in macchina che tramite i treni che passano da Zagarolo.

*Foto in copertina tratta dal portale della Regione Lazio “Cammino Naturale dei Parchi”