Artena, la festa di Renato Centofanti

Presentata la sua seconda opera al Granaio Borghese di Artena

Pochi Artenesi si aspettavano che Renato Centofanti amasse la poesia tanto da dedicarvisi componendo quaranta liriche raccolte nel suo ultimo libro “La polvere nei sandali”. Eppure è proprio così e sabato 6 maggio, lo ha presentato all’ex Granaio Borghese ricevendo lusinghieri apprezzamenti. Per l’Autore, come più volte ha affermato, quella non è stata una presentazione, ma una vera e propria festa tra amici di vecchia data. Unico momento di pathos quando Centofanti ha ricordato due amici prematuramente scomparsi: Mario ed Ercole a cui ha dedicato il libro.

Accanto a lui il Prof. Stefano Marafini che ha curato sia la prefazione che i commenti ad ogni lirica e l’ex Sindaco di Artena Maria Luisa Pecorari. A rappresentare l’Amministrazione c’era l’Ass. alla Cultura Avv. Lara Caschera che si è soffermata sulla poesia “A mia madre”, inoltre era presente il Sindaco Dott. Felicetto Angelini, il Consigliere Armando Conti e la Dirigente scolastica Dott.ssa Daniela Michelangeli. Il Prof. Marafini si è addentrato sulle tematiche delle liriche, sviscerando le dicotomie che ne scaturiscono: vita concreta-pensiero astratto; idealità-esperienze; mutamento della realtà-mutamenti interiori. Alla fine del percorso introspettivo: “L’uomo è sorretto dal bastone della memoria che dà senso alla sua esistenza, mentre le sue elaborazioni intrinsecamente contraddittorie si allontanano da lui”.

Durante il suo intervento, l’attrice Giulia Felci ha declamato con tanto sentimento: “1977”, “E’ troppo quel pensiero”, “Esilio”. La Dott.ssa Pecorari, dopo aver affermato di aver avuto poco tempo da dedicare al libro (a causa di problemi familiari), ha esordito con un collegamento alquanto originale tra “La polvere nei sandali” e le tematiche trattate nella seconda parte della prima opera di Centofanti: “Le occasioni perdute del PD di Artena”. Quindi ha dato una spiegazione del perché l’Autore l’avesse intitolato “La polvere nei sandali”, rappresentando simbolicamente un  viaggio alla ricerca di se stessi e perché avesse scelto un’opera di Morandi sulla copertina.

Giulia Felci ha declamato: “4 passi”, “Un inizio si vede”, “Assalto al cielo”. Al termine, è intervenuta la poetessa, nonché scrittrice, docente e dirigente dell’UNITRE di Segni-Colleferro Fernanda Spigone, secondo cui  “La polvere nei sandali” rappresenta la metafora non del viaggio, ma del cammino esistenziale, costellato di sofferenze intrinseche alla vita stessa che l’uomo deve affrontare quotidianamente , riaffermando, infine che la Poesia è la primigenia di tutte le Arti. A commiato della presentazione-festa, Giulia Felci ha declamato “Pensieri”, ricevendo molti applausi. ‘La polvere nei sandali’ è acquistabile tramite i rivenditori on-line.

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