Camping River, Raggi: “Rientro volontario assistito per gli abitanti”

Raggi: “Abbiamo messo in campo un ampio ventaglio di possibilità per favorire il superamento del Camping River”

Quarantotto ore per lasciare il Camping river. Questo è l'ultimo atto degli sgomberi al campo rom di via Tiberina a Roma, portato avanti dall'amministrazione capitolina. Dopo il taglio delle utenze, la distruzione dei moduli abitativi e la loro rimozione, ora è tempo per le circa 300 persone rimaste sul posto di lasciare definitivamente il Camping di proprietà privata.

A tal proposito, il sindaco di Roma, Viriginia Raggi, ha scritto su Facebook: "Abbiamo messo in campo un ampio ventaglio di possibilità per favorire il superamento del Camping River tramite un costante coinvolgimento degli abitanti. Uno degli strumenti a disposizione delle persone risiede nel rientro volontario assistito presso il Paese di origine, collegato a un progetto di inserimento socio-lavorativo. I nuclei familiari coinvolti firmano un dettagliato Patto di Responsabilità, che prevede il rispetto di precisi diritti e doveri. I percorsi intrapresi nel Paese estero vengono programmati e monitorati in stretta sinergia con il ministero degli Affari esteri, la Questura, Prefettura di Roma e gli enti e le istituzioni degli Stati di provenienza".

"Il supporto -continua la Raggi-  viene garantito sulla base del raggiungimento delle diverse fasi del progetto. In caso di mancato adempimento alle condizioni stabilite, il Patto si annulla. Le prime 14 persone sono già partite per la Romania. Le loro testimonianze indicano come il rientro su base volontaria sia uno strumento in grado di migliorare la vita di queste persone, assicurando nuove opportunità, e contribuendo efficacemente al superamento dei campi a Roma. Le loro parole sono la rappresentazione plastica dello scollamento tra il passato dei campi, vissuto all'insegna di un'autentica ghettizzazione, e un futuro finalmente orientato al rispetto dei diritti umani e delle regole. È inaccettabile continuare a tollerare questi luoghi che generano danni ingenti alle persone che li abitano e a coloro che vivono nelle aree limitrofe. Continuiamo quindi ad applicare con convinzione il nostro modello, che garantisce l'inclusione tramite un rigoroso rispetto della legalita". 

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