Carne bovina infetta, a Rieti nessun pericolo per salute pubblica

Il sindaco Petrangeli ha ricevuto rassicurazioni dai Nas. La provincia reatina coinvolta marginalmente

In merito ai sequestri di carne bovina infetta, avvenuti ieri in varie zone d'Italia, i Carabinieri del Nas hanno assicurato al sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, che non ci sono rischi per la salute pubblica. Questo quanto assicurato dai carabinieri dei Nas al Sindaco Petrangeli. La provincia reatina entrerebbe solo marginalmente nelle indagini in corso.

Intanto proseguono le indagini del comando dei Carabinieri per la tutela della salute che coinvolge 78 allevamenti e 21 province di 12 regioni d'Italia. L'operazione ha fino ad ora portato alla scoperta della illecita commercializzazione di bovini infetti, con marchi auricolari contraffatti e dichiarati falsamente di razza pregiata.

Nell'indagine è risultata coinvolta anche la provincia di Rieti ed il sindaco del capoluogo Petrangeli, una volta appresa la notizia, ha contattato i vertici del Nucleo Antisofisticazione e Sanità dell’Arma dei Carabinieri di Perugia per sincerarsi in merito agli sviluppi dell’indagine, riguardante la commercializzazione delle carni bovine infette. Il Sindaco, avendo appreso del presunto coinvolgimento nella vicenda anche di soggetti della provincia di Rieti, ha chiesto agli inquirenti di essere informato tempestivamente nel caso in cui sia necessario emettere specifiche ordinanze a tutela della salute pubblica.

Il NAS, pur mantenendo il riserbo dovuto sulle indagini in corso, ha tenuto a precisare che nel territorio reatino, e nello specifico nel capoluogo, non ci sono rischi per la salute pubblica e gli accertamenti compiuti sono marginali rispetto a quanto accertato altrove.

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