Carpineto Romano, imbussolamento Pallio 2013

Fu la Famiglia Pecci, stabilitasi a Carpineto da Siena nel XV secolo, che propose il Pallio

Secondo quanto contemplato negli "Statuti del 1556”, presso la chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore (miracolosamente recuperata dei contradaioli al culto religioso), alla presenza degli amministratori Comunali, delle autorità dell'EPC e dei cittadini di Carpineto, l’antico rito di imbussolamento è stato compiuto, immutato da quasi cinque secoli nelle aspettative dei contradaioli.

“Sembra trascorso un lasso di tempo relativamente breve, per chi come me ha lavorato sin dall’inizio a questo progetto entusiasmante ventun anni fa” ha detto il sindaco di Carpineto Romano, Quirino Briganti “Dall’avvio di un’esperienza, che è entrata nel dna della nostra comunità, si è subito percepita la forza dirompente, in termini culturali, dell’idea di recuperare una pagina della nostra storia in chiave rievocativa”.
Fu la Famiglia Pecci, stabilitasi a Carpineto da Siena nel XV secolo, che a imitazione della più famosa corsa senese, la ripropose, apportandovi alcune variazioni e conservando integre le caratteristiche proprie di una gara equestre riservata alle contrade cittadine
Ad ogni Rione Storico è stato assegnato in sorteggio uno dei sette cavalieri usciti vincitori da una serie di prove equestri tra i "Cavalieri del ducato", svoltesi all’inizio di luglio.

L'estrazione dall'urna settecentesca (nella quale si introducono 7 palle rituali), presenziata da un "notaro della terra di Carpineto", ha emesso il seguente verdetto:
Rione Jo Laco – Toselli Massimo su Pippo
Rione San Gnaco – Loppa Simone su E.M.Invest Inpopper
Rione San Pietro – D’Emilia Marco su Lady Alabama
Rione Jo Casteglio – Lorenzi Fabrizio su Tristano
Rione Jo Moro – Coculo Adolfo su Vanessa
Rione Jo Curso – Toselli Marco su Margherita
Rione Sant’Agostino – Alfani Anna su Zeus
Subito dopo è stato svelato il Pallio 2013, ventunesima perla di una collezione d’arte moderna unica in Italia: quest’anno sul tema della Corsa della Carriera si è cimentato il maestro Ugo Nespolo, artista di fama internazionale: “Carpineto Romano arricchisce così la sua preziosa collezione di opere d’arte moderna” ha affermato l’assessore alla Cultura Matteo Battisti “una collezione originale ed unica che sempre più attira l’attenzione degli studiosi e degli specialisti”. “A nome dell’EPC” ha detto il presidente Giancarlo Panetti, “voglio ringraziare Ermenegildo Frioni, che nella sua veste di organizzatore artistico ha fatto da tramite con il maestro Nespolo”.

Il Pallio è stato portato in trionfo in corteo per il centro storico, preceduto dagli Sbandieratori e Musici dei 7 rioni storici, per essere presentato a tutti i cittadini che lo attendevano davanti alla Chiesa della Collegiata, la piazza principale di Carpineto Romano. Qui Donna Olimpia Aldobrandini, discesa dal suo Palazzo, ha consegnato ai sette cavalieri che domenica 1 settembre prossimo si sfideranno nella Carriera, i sette “pugnali” con i quali infilare gli anelli.
Contemporaneamente, si è svolto nel teatro del Chiostro di San Pietro, il Convegno “La legislazione nazionale e regionale sulle Rievocazioni Storiche – Iniziativa svolta nell’ambito del ventennale del Pallio della Carriera” al quale hanno preso parte: Quirino Briganti, Sindaco di Carpineto Romano, Giancarlo Panetti, Presidente dell’EPC, Matteo Battisti, Assessore alla Cultura, Rosvaldo Giubileo, Presidente Federazione Lazio Giochi Storici, Carlo Capotosti, Presidente Federazione Italiana Giochi Storici, Italo Campagna, Storico dell’EPC, Fabrizio Di Sauro, Direttore della Compagnia dei Lepini, e l’on. Renzo Carella, Deputato della Repubblica.

“Carpineto ha sempre svolto un ruolo importante all’interno della Federazione Giochi Storici”, ha detto il Presidente della FIGS, Carlo Capotosti, “alla quale fin dall’inizio si è distinto per una partecipazione fattiva. I Giochi Storici, come il Pallio della Carriera, offrono al territorio sia uno spazio di aggregazione sociale, sia un momento storico-culturale che un buon indotto commerciale per il territorio. Per questi motivi, mi auguro, che presto si giunga anche nel Lazio ad una legge regionale, ma soprattutto che i disegni di legge nazionale dell’on. Ermete Realacci e dell’on. Martini possano giungere presto all’approvazione del Parlamento. Noi come FIGS seguiremo attentamente sia quanto accade a livello regionale che nazionale, affinché questo patrimonio di cultura, storia e tradizioni possa essere valorizzato sempre più”.

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