Cause civili, negoziazione obbligatoria dal 9 febbraio 2015

Il nuovo strumento è previsto per le liti al di sotto dei 50.000 Euro

Conto alla rovescia per la negoziazione obbligatoria, assistita dagli avvocati, prevista dal D.L. 132/2014, che parte il 9 febbraio prossimo.

Si tratta di uno strumento-filtro all'azione giurisdizionale, pensato per ridurre l'enorme carico delle liti civili, che si va ad aggungere alla c.d. mediazione (già in vigore) e alle altre figure di soluzione stragiudiziale delle controversie.

Con l'entrata in vigore della nuova legge, la negoziazione assistita diventa "condizione di procedibilità"  per chi intende proporre un'azione in matera di risarcimento del danno da circolazione di veicoli o natanti; lo stesso dicasi per chi vuole esercitare in giudizio una domanda di pagamento, a qualsiasi titolo, di somme fino a 50mila euro.

Sono escluse dall'obbligo le materie per le quali è già prevista la mediazione obbligatoria (ad es. le locazioni).

Altre materie, invece, sono espressamente sottratte al raggio d'azione delle lagge: 1) controversie riguardanti contratti conclusi tra professionisti e consumatori; 2) consulenza tecnica preventiva; 3) procedimenti di opposizione o di cognizione relativi ad esecuzione forzata; 4) procedimenti in camera di consiglio; 5) liti in cui la parte può stare in giudizio personalmente; 6) azione civile esercitata nel processo penale.

Da osservare che, per quanto concerne le azioni per il recupero dei crediti, la negoziazione non è necessaria quando il creditore intende procedere con il ricorso per decreto ingiuntivo.

La nuova disciplina pone alcuni quesiti di costituzionalità in quanto, come fu a suo tempo per la c.d. "mediazione", l'obbligatorietà della negoziazione assistita da legali sembra porre un impedimento al diritto del cittadino di rivolgersi alla Magistratura per ottenere il riconoscimento giudiziale di un proprio diritto.

Per non parlare poi del costo del nuovo strumento legislativo, tutto a carico del cittadino, che si trova costretto ad un esborso cospicuo a fronte di una procedura la cui valenza ed efficacia è ancora tutta da dimostrare.

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