Discarica Colleferro, interrogazione al Parlamento Europeo

L’eurodeputato del M5S Castaldo sollecita la Commissione UE a bonificare la zona e a bloccare l’attività di smaltimento

Riceviamo e pubblichiamo il testo dell'interrogazione presentata nello scorso mese di marzo al Parlamento Europeo dall'eurodeputato del M5S Fabio Massimo Castaldo relativa alla discarica di Colleferro:

Nel 1992 fu aperto il sito di stoccaggio provvisorio per RSU a Colleferro (RM), trasformato nel 1997 in discarica permanente e dichiarato nel 2005 sito di interesse nazionale emergenza ambientale (SIN) per la bonifica di terreni inquinati dal betaesaclorocicloesano. La chiusura della discarica, prevista per il 2009, è stata prorogata di 10 anni e nel 2008 la Regione Lazio ha autorizzato un ampliamento per 1500000m³ di rifiuti. La società AgenSEL, gestore della discarica, intende costruire nell'area un impianto di trattamento meccanico biologico.

A un'interrogazione del gennaio 2009, la Commissione aveva risposto che sarebbe intervenuta in mancanza dell'osservanza della normativa europea e di intervento atto a bonificare la zona (i programmi relativi avrebbero dovuto essere completati per il 22.12.2009). Si chiede alla Commissione: – se ritenga la continuazione dell'attività di discarica in linea con la normativa europea, in particolare con le direttive 2006/118/CE e 2008/105/CE, e quindi se intenda intervenire nei confronti delle autorità italiane affinché si proceda alla bonifica e si blocchi l'incremento dell'attività di smaltimento, onde tutelare la salute dei cittadini e l'ambiente; – se valuti comunque compatibile con gli obiettivi UE di lotta alla criminalità organizzata la scelta, per lo stoccaggio di rifiuti, di territori descritti come crocevia d'interessi illegali dalla relazione della Commissione bicamerale del parlamento italiano sullo smaltimento illecito da parte di organizzazioni criminali.

Lascia un commento