Dopo l’uccisione dell’orsa Amarena si alza un coro: “Aboliamo la caccia”

E’ ora di dire basta al fucile puntato verso gli animali, basta alla caccia. Non c’è nessuna urgenza di affrontare qualunque animale con un’arma

Orso bruno marsicano

Orso bruno marsicano


La morte della pacifica orsa Amarena è stata un colpo durissimo da digerire. Gli orsi marsicani che non hanno mai avuto problemi di convivenza con la popolazione umana del territorio sono ormai limitati a una 50/60 esemplari in tutto. Aggiungiamoci che l’orsa Amarena era particolarmente prolifica avendo dato alla luce 4 cuccioli e uno di loro, Juan Carrito, purtroppo morto investito da un’auto all’inizio dell’anno.

Basta fucili puntati, basta alla caccia

Una disdetta, ma ancora una volta vale la pena farci una domanda su una sola ragione che possa giustificare l’attività venatoria, la caccia. Non c’è nessuna urgenza di affrontare qualunque animale con un fucile. Se esistono motivi di sicurezza c’è chi può essere incaricato di provvedere al problema ma è ora di dire basta al fucile puntato verso gli animali, basta alla caccia.

L’abolizione della caccia è un argomento dibattuto in molte parti del mondo. Ci sono diverse ragioni che spingono alcune persone e organizzazioni a sostenere l’abolizione della caccia, mentre altri difendono il diritto di cacciare per scopi di caccia sostenibile, controllo della fauna selvatica o tradizione culturale.

Ecco alcune delle ragioni principali per cui alcune persone chiedono l’abolizione della caccia:

  1. Etica: Molti critici della caccia ritengono che uccidere animali per divertimento sia moralmente discutibile. Considerano che gli animali abbiano il diritto di vivere senza essere oggetto di caccia per il piacere umano.
  2. Benessere degli animali: Gli animali cacciati possono subire gravi sofferenze prima di essere uccisi. Le tecniche di caccia tradizionali possono causare ferite e morte dolorose agli animali.
  3. Impatto sulla fauna selvatica: La caccia eccessiva o non regolamentata può portare alla diminuzione delle popolazioni di specie animali, mettendo in pericolo l’equilibrio ecologico.
  4. Controllo delle malattie: Alcune persone ritengono che la caccia possa essere utilizzata come strumento di controllo per prevenire la diffusione di malattie tra la fauna selvatica, anche se questo è un argomento dibattuto.
  5. Turismo basato sulla fauna selvatica: In alcune regioni, il turismo basato sulla fauna selvatica può generare entrate economiche significative. L’abolizione della caccia potrebbe sostenere questa forma di turismo.
  6. Tradizione e cultura: In alcune comunità, la caccia è una tradizione radicata che ha un significato culturale profondo. Alcuni sostenitori della caccia ritengono che dovrebbe essere preservata per questo motivo.
  7. Regolamentazione: Alcuni ritengono che invece di abolire completamente la caccia, dovrebbe essere regolamentata in modo più rigoroso per garantire la sostenibilità delle popolazioni di fauna selvatica e il benessere degli animali.

È importante notare che le opinioni sulla caccia variano ampiamente in tutto il mondo, e le leggi sulla caccia sono determinate dai governi nazionali o locali. Le decisioni sull’abolizione o sulla regolamentazione della caccia dipendono da una serie di fattori, comprese le opinioni pubbliche, le tradizioni culturali e le considerazioni scientifiche sulla gestione della fauna selvatica. In molti casi, si cercano soluzioni di compromesso per bilanciare le esigenze di conservazione della fauna selvatica e il rispetto delle tradizioni culturali e dei diritti individuali.

Ma oggi c’è ancora qualcuno che ragionevolmente si sente di giustificare la caccia?

Foto del giornalista ambientale Remo Sabatini

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