Gaeta, monumento ai caduti restaurato

Sindaco Mitrano soddisfatto per successo manifestazione

Molto soddisfatto il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano per il grande successo di pubblico alla cerimonia di presentazione del monumento ai caduti in Villa Traniello, restaurato a livello di volontariato dagli Alpini del Gruppo di Borgo Montello. Dopo la cerimonia dell’alzabandiera del 7 aprile, inizia la sfilata alla quale hanno partecipato anche i gonfaloni della Provincia di Latina e dei comuni del sud pontino, i mille che componevano il corteo degli alpini e del mondo dell’associazionismo: un lungo corteo sfila sul lungomare Caboto per fra due ali di folla plaudente fino ad inquadrarsi intorno al monumento.
Dopo la deposizione della corona di alloro, il sindaco, nella sua allocuzione, spiega che a pochi mesi dall’insediamento della sua Amministrazione, gli Alpini della Sezione di Latina gli avevano chiesto di ripristinare la lastra di marmo intitolata «Viale Battaglione Alpini Piemonte», impropriamente rimossa qualche anno prima nel viale dei platani. In pochi mesi, l’Amministrazione comunale ha provveduto a realizzare e a collocarne una nuova. Nell’ambito del raduno intersezionale degli Alpini a Gaeta, si è tenuta una breve ma toccante cerimonia commemorativa al termine del giro per la città della fanfara conclusosi il 6 aprile davanti alla targa toponomastica. Qui il sindaco ha voluto rivolgere un particolare pensiero a Ugo Schiappelli, compianto ex presidente della Sezione di Latina, che 28 anni fa aveva chiesto e ottenuto che il viale alberato fosse intitolato al Battaglione Alpini Piemonte.

In segno di gratitudine, il Maggiore Francesco Totaro, originario di Gaeta, ha dato la disponibilità ad effettuare un restyling del monumento. Difatti, l’ultimo intervento di restauro che ha interessato l’intero complesso monumentale era stato completato il 2 giugno 1969. Dunque, «gli Alpini – spiega il sindaco – non si sono limitati solo a restaurare un monumento segnato dal trascorrere del tempo ma, soprattutto, a renderlo idoneo a svolgere quella funzione per cui è stato costruito. E cioè: perpetuare la memoria di quelle persone che hanno dato la vita per difendere la nostra patria e dare all'Italia un futuro di libertà, di indipendenza e di democrazia».
Ed aggiunge: «Quei morti sono i nostri morti e appartengono a tutti noi. Ed è giusto che anche le nuove generazioni abbiano il diritto di conoscere e ricordare i nomi delle persone che sono morte per dare loro un futuro migliore». L’opera di restyling fra poco interesserà tutta Villa Traniello, i cui lavori dovrebbero iniziare a fine estate. Sarà recintata e sorvegliata, e ritornerà al suo antico splendore, contribuendo a dare ancora più lustro e più prestigio non solo al quartiere medievale, ma all’intera città di Gaeta.
La brillante performance del coro dell’Associazione Nazionale Alpini di Latina, applaudita nella Caserma Cosenz da 150 persone, ha concluso il ciclo di manifestazioni.

 

Lascia un commento