GdF Viterbo, lotta alla contraffazione: 2.000 prodotti sequestrati

Quattro extracomunitari sanzionati con ammenda da 10.000 e sequestro capi d’abbigliamento sulle spiagge di Montalto di Castro

Nell’ambito della iniziative programmate dal Comando Provinciale di Viterbo a tutela della legalità e della sicurezza economico-finanziaria del territorio, e in particolar modo nelle attività a tutela dei consumatori, la Guardia di Finanza ha intensificato i servizi nei confronti di commercianti ambulanti abusivi circolanti sul litorale provinciale, nelle spiagge del comune di Montalto di Castro, eseguendo una sistematica serie di controlli a tappeto. I finanzieri della dipendente Compagnia di Tarquinia hanno eseguito una importante operazione di servizio che si è concretizzata con il sequestro un ingente quantitativo di prodotti griffati illecitamente commercializzata e con la denuncia alla competente Autorità Giudiziaria di 4 soggetti extracomunitari per reati connessi alla contraffazione. Al buon esito dell’operazione si è giunti attraverso il mirato monitoraggio delle vie di comunicazioni utilizzate dai soggetti dediti all’abusiva commercializzazione di prodotti griffati ovvero sprovvisti delle previste licenze.

Seguendo le loro tracce, i soggetti in questione sono stati sorpresi a porre in essere la loro attività abusiva lungo il tratto litorale annesso al comune di Montalto di Castro. II sequestro di oltre 2.000 capi di abbigliamento, per un valore complessivo superiore a 10.000 euro, è il risultato finale, in termini quantitativi, dell’operazione portata a termine. Le attività operate testimoniano il costante impegno profuso dal Corpo a presidio della legalità, al fine di tutelare gli operatori economici “regolari” dalla sleale e illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma, ma anche l’obiettivo di evitare che gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali finiscano con il risultare indebitamente “svantaggiati” rispetto a loro concorrenti che violano le norme tributarie e conseguono, pertanto, un ingiusto arricchimento

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