Il mondo saluta Nelson Mandela

Si è tenuta a Johannesburg la cerimonia di commemorazione del grande leader sudafricano

Johannesburg, Sudafrica. Una pioggia insistente aveva cominciato a cadere già dalla mattinata sulla folla sterminata in fila di fronte agli ingressi del First National Bank Stadium. Lo stadio che aveva visto il traguardo storico dei mondiali di calcio sudafricani stavolta avrebbe accolto un evento ben più importante, il saluto del proprio popolo e del mondo intero al suo “grande vecchio”, Nelson Mandela.

Con l'apertura dei cancelli prevista già dalle 6,30 del mattino lo stadio era già quasi pieno all'arrivo dei primi Capi di Stato e di Governo intervenuti.
La grandezza di Mandela, della sua lotta e della sofferenza che, alla fine lo aveva portato alla vittoria contro la segregazione razziale nel Paese Arcobaleno è stato il tema trainante di una giornata unica già entrata nella Storia.

“Come Gandhi, ha esordito il Presidente degli Stati Uniti Obama accolto da un tripudio di applausi, Mandela ha condotto un movimento di resistenza cominciato con poche possibilità di successo. Come Martin Luther King, ha continuato, ha dato voce agli oppressi. Un gigante della storia.”

Il programma della cerimonia che prevedeva, oltre all'intervento di Obama, di dare la parola al segretario dell'ONU Ban Ki Moon, al capo dell'Unione Africana Nkosazana Dlamini Zuma e ai Capi di Stato di Brasile, Namibia e Cuba, con la Cina rappresentata dal vice presidente, ha visto la presenza di molte autorità e personaggi del mondo dello spettacolo che non hanno voluto mancare all'appuntamento. Di rilevanza internazionale la stretta di mano tra il Presidente Obama e Raul Castro, ripresa dai media di tutto il mondo, mentre la pioggia, inclemente, continuava a cadere mescolandosi alle lacrime dei centomila presenti e delle altre migliaia e migliaia che erano rimasti fuori.

All'interno dello stadio, vicino ai “grandi della Terra”, anche il Presidente del Consiglio italiano che, alle telecamere di Sky ha detto, “doveroso essere quì”. Letta è atteso, al rientro in Italia, dalle note vicende che vedono manifestazioni di protesta contro la fiducia al suo Governo, la crisi, l'occupazione e le tasse in tutte le maggiori città del nostro Paese e anche, è notizia di oggi, dal dato sconvolgente di Save the Children che, stavolta si occupa di noi e che parla di quasi un milione di bambini italiani ad un passo dalla soglia della povertà.
In Argentina, nel frattempo, gente comune, padri di famiglia e lavoratori in difficoltà economica, hanno cominciato ad assaltare supermercati e negozi per reperire di beni di prima necessità, per mangiare.
Certe volte, certi Paesi così lontani appaiono sempre più vicini..

La salma di Madiba, come era affettuosamente chiamato dal suo popolo, l'uomo che ha cambiato il suo Paese e non solo, seppure, ancora oggi con tanti problemi da risolvere, a costo della propria vita, da oggi è esposta a Pretoria. I funerali si terranno il 15 dicembre a Qunu, il villaggio natale, nell'East Cape, del leader sudafricano.

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