Inps, pagamento bloccato: il messaggio è arrivato a tanti | Scoppia il caos

L'Inps ha bloccato i pagamenti di maggio

L'Inps ha bloccato i pagamenti di maggio: è arrivato il messaggio (ilquotidianodellazio.it / depositphotos)

I soldi a maggio non arriveranno. La notizia arriva dall’Inps: è ufficiale.

Ciò di cui parliamo oggi è l’Assegno di inclusione, una misura di sostegno economico ai fini dell’inclusione professionale e sociale. Questa misura ha sostituito in toto, dal 1° gennaio di quest’anno, il Reddito di Cittadinanza. Lo possono ricevere i cittadini che rispettano alcuni requisiti specifici, tra cui la presenza in famiglia di almeno un componente con disabilità, minorenne, con almeno 60 anni d’età o in condizioni di svantaggio comprovate.

I richiedenti devono essere cittadini europei e devono risiedere in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Inoltre, non devono essere stati sottoposti a misure di prevenzione o misure cautelari e non avere sentenze definitive di condanna nei dieci anni precedenti.

Ulteriore criterio quello economico: l’ISEE non deve superare i 9360 euro nel caso di nuclei famigliari senza minorenni. Nel caso in cui ci siano persone con meno di 18 anni, invece, si deve calcolare l’ISEE della tipologia “Minori”. Nel caso in cui il nucleo sia interamente composto da persone con età uguale o maggiore di 67 anni, o da sole persone con disabilità grave o non autosufficienti, il reddito non deve superare i 7560 euro all’anno.

Oggi, però, parliamo delle sospensioni dell’Assegno di inclusione che molte persone subiranno nel mese in corso, quindi quello di maggio: ecco chi vivrà questa menomazione e quali sono i motivi.

Assegno di inclusione sospeso: a chi e perché

Tutte le persone che, ad oggi, non hanno ricevuto l’Sms di convocazione per presentarsi ai servizi sociali del Comune per la presa in carico e l’incontro conoscitivo, probabilmente a maggio non riceveranno il pagamento dell’Assegno di inclusione. A stabilirlo è stata la normativa: una volta sottoscritto il Patto di attivazione digitale (Pad), il nucleo famigliare ha tempo 120 giorni per presentarsi ai Servizi sociali e stipulare il patto personalizzato.

Il nucleo famigliare deve presentarsi anche in assenza di convocazione specifica: spetta infatti al richiedente il compito di informarsi in merito al mancato arrivo dell’SMS. Per i primi che hanno fatto domanda tra il 18 e il 31 dicembre, quindi, il tempo si è concluso l’ultima settimana di aprile.

L'Inps ha bloccato i pagamenti di maggio
L’Inps ha bloccato i pagamenti di maggio: è arrivato il messaggio (ilquotidianodellazio.it / depositphotos)

L’ultima scadenza

Poiché tutte le domande relative all’Assegno di inclusione sono state presentate entro il 26 gennaio, l’ultima data disponibile entro la quale i nuclei devono obbligatoriamente presentarsi davanti ai servizi sociali del Comune di residenza è quella del 25 maggio: se non si vuole correre il rischio di venire esclusi dall’erogazione di questa somma, però, si consiglia di muoversi con un po’ di anticipo.