Labico, barriere architettoniche alla stazione ferroviaria

Il sindaco Giovannoli ha chiesto a Rete Ferroviaria Italiana di intervenire per eliminare le barriere architettoniche presenti alla stazione dei treni

Labico, sovrappasso pedonale alla stazione ferroviaria

Labico, sovrappasso pedonale alla stazione ferroviaria

Con una nuova nota l’amministrazione comunale di Labico ha chiesto a Rete Ferroviaria Italiana l’intervento per l’eliminazione delle barriere architettoniche presso la locale stazione.

“La stazione di Labico (RM) – Comune ad alto tasso di pendolarismo – presenta la grande criticità delle barriere architettoniche ivi insistenti in quanto sprovvista di ascensori, accessi secondari al binario 2 e di scivoli sui gradini per accedere al binario 1.

Tale grave situazione, oltre a essere stata già oggetto di diverse segnalazioni da parte dell’amministrazione comunale, fu altresì riportata nella mappatura delle stazioni non accessibili effettuata negli anni passati dalla Regione Lazio, di concerto con l’Osservatorio Regionale dei Trasporti e la stessa RFI.

Ci siamo quindi messi a disposizione per un sopralluogo o un incontro, tenendo conto che è ormai stato effettuato il programmato ammodernamento dei nodi di scambio nei Comuni limitrofi, con l’eliminazione totale delle barriere architettoniche da Colle Mattia a Colleferro: auspichiamo quindi si possa ora intervenire anche a garanzia dell’utenza della stazione di Labico.

Ad oggi il mancato intervento è stato dovuto, comprensibilmente, alla necessità prioritaria di ammodernare e rendere accessibili le stazioni ferroviarie e i nodi di scambio con una più vasta utenza. Ringraziamo Rete Ferroviaria Italiana per l’attenzione che vorrà dare alla nostra comunità.

Da parte nostra, prosegue l’impegno sul tema, che coinvolge l’intera maggioranza: confermiamo che molto presto sarà affidata la realizzazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche”, così si conclude il comunicato firmato dal Sindaco Danilo Giovannoli e dalla Assessora alle Politiche Sociali Giulia Lorenzon.