Latina, sequestrate 2 tonnellate di formaggio

I Nas hanno sequestrato in tutto il Paese quattro tonnellate di prodotti alimentari

Negli ultimi giorni, in più parti del Paese, i militari del Nas hanno sequestrato quattro tonnellate di prodotti alimentari irregolari per un valore di circa 20.000 euro e contestato sanzioni amministrative.
In particolare il Nas di Latina, presso un caseificio del capoluogo pontino specializzato nella produzione di mozzarelle, ha sequestrato due tonnellate di formaggio a pasta filata confezionato e pronto per la commercializzazione; ottenuto dalla lavorazione di cagliata, di provenienza tedesca, alla quale era stato addizionato il conservante “sorbato di potassio” (sigla E202). L’utilizzo di tale additivo non era indicato nella documentazione aziendale e sull’etichetta apposta sulle confezioni del prodotto finito.
Lo stesso nucleo, presso un altro opificio della stessa provincia, ha sequestrato 350 kg di mozzarella di bufala, residuo (non commercializzato) di una precedente produzione che, nonostante fosse destinato ad essere smaltito come rifiuto, era stoccato all’interno di una cella frigorifera insieme ad altri prodotti caseari pronti per la distribuzione.

Passiamo a Parma, dove il Nas della zona, a seguito di un’ispezione effettuata presso un caseificio del modenese, ha trovato all’interno di una cella frigorifera oltre mezza tonnellata di burro priva della necessaria documentazione ai fini della rintracciabilità. Il prodotto sequestrato verrà infatti distrutto.

I controlli del Nas sono arrivati fino a Caserta dove è stata individuata un’azienda lattiero casearia in precarie condizioni igienico sanitarie e strutturali (assenza di locali adibiti sia a deposito di prodotti finiti che di materiale da imballaggio sia di celle frigo per lo stoccaggio momentaneo del formaggio, presenza di muffa e condensa diffuse sul soffitto).
Nel corso dell’ispezione è stato accertato dai Carabinieri che le attività di vendita e produzione venivano svolte nei medesimi locali, compreso l’utilizzo di latte di ignota provenienza. L’Azienda Sanitaria Provinciale, intervenuta sul posto su richiesta del Nas operante, ha disposto il sequestro di oltre una tonnellata di latte di bufala e la sospensione dell’attività.

La produzione e la distribuzione dei prodotti alimentari mediterranei costituiscono uno dei settori costantemente vigilati dai Carabinieri del Nas.

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