Le impedisce di vedere la figlia per sei mesi: denunciato

Una donna di Montefiascone era impossibilitata a vedere sua figlia, rimasta con il padre in Ucraina

Posto di Controllo dei Carabinieri di Montefiascone

Pattuglia dei Carabinieri di Montefiascone in un posto di controllo Montefiascone

Raffica di denunce nell’arco del weekend da parte dei Carabinieri della Compagnia di Montefiascone. I militari della locale Stazione hanno accertato la responsabilità nel reato di “sottrazione e trattenimento di minore all’estero” a carico di un soggetto 32enne di nazionalità ucraina.

Lo stesso aveva intrattenuto una relazione sentimentale con una donna di Montefiascone dalla quale è nata una bambina. La coppia decise tre anni fa di trasferirsi in Ucraina. Tuttavia dopo la fine del rapporto, la donna era dovuta rientrare in Italia. Da quel momento, circa sei mesi fa, l’ex compagno le ha impedito ogni contatto anche telefonico con la figlia. Per tale motivo la donna ha deciso di richiedere con una denuncia l’intervento delle Istituzioni.

Inoltre sempre nel territorio di Montefiascone i militari hanno rintracciato un uomo anziano, 61enne, invalido, che non era più rientrato a casa creando ansia e preoccupazione da parte dei familiari. Lo stesso veniva trovato dai  Carabinieri in servizio di pattuglia mentre percorreva a piedi una strada rurale tra Bolsena e Montefiascone in buone condizioni di salute ma disorientato.

I militari della Stazione di Bagnoregio hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Viterbo due giovani trentenni per il reato di lesioni personali in concorso commesso ai danni di un romeno di 26 anni. A causa di una lite all’interno di un bar scaturita per futili motivi, i due aggredivano a pugni il malcapitato che riportava lesioni personali consistenti in “trauma cranico non commotivo e trauma contusivo emicostato destro” con prognosi di 4 giorni.

Ad Acquapendente il personale della Stazione ha deferito all’Autorità Giudiziaria un 27/enne responsabile del reato di guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Veniva accertato, infatti, che lo stesso si era messo alla guida dell’autovettura di sua proprietà avendo prima assunto dell’hashish.

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