Marco Damilano in corsa per la Regione Lazio

In caso di ritorno alle urne, Zingaretti lascerà la Giunta. E già si parla di possibili successori

Se il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dovesse sciogliere le Camere, il segretario del Pd, Nicola Zingaretti avrebbe l'obbligo di candidarsi alla Camera, lasciando libera la poltrona di Via Cristoforo Colombo. Un segretario di partito al di fuori del Parlamento non sta bene. Dunque si voterebbe anche nel Lazio. 

Il Movimento 5 stelle è già pronto con la naturale candidatura di Roberta Lombardi (al momento consigliera alla Pisana). Ma nel resto del panorama dei partiti i giochi non sono ancora fatti. E occorre far presto. Tra i papabili nello schieramento del governatore dem c'è Daniele Leodori, ex presidente del consiglio regionale e uomo fidato di Zingaretti. Ma corre voce di una candidatura fuori dal solito circuito politico. L'idea sarebbe quella di Marco Damilano, giornalista e direttore de l'Espresso. Potrebbe essere lui il nome giusto per contrastare l'ascesa della Lega, compagine anche nel Lazio in continua ascesa. 

Nel versante del centrodestra, la questione è più complicata. Escluso l'ex sindaco di Amatrice e già candidato alla presidenza Sergio Pirozzi, Fratelli d'Italia, formazione ben radicata nel territorio laziale, potrebbe avanzare ancora una volta il nome di Francesco Storace, già presidente della Regione. C'è chi però, come Lega e Forza Italia desidera rompere con il passato per riattivare l'entusiamo di un elettorato stanco e demoralizzato. Si cerca, infatti, una personalità in grado di determinare una netta discontinuità, in grado di archiviare definitivamente l'esperienza Polverini e il caso Fiorito. Anche qui l'idea potrebbe essere quella di un giornalista come Giuseppe Cruciani, conduttore del famigerato programma radiofonico, la zanzara. 

Potrebbe essere dunque uno scontro tra giornalisti, Damilano – Cruciani? Alla Regione Lazio tutto è possibile. 

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