Ostia, case Ater usate per stipare armi e droga: arrestata coppia legata ai Fasciani

Gli immobili invece di ospitare persone prive di un tetto sulla testa, conservavano stupefacenti e pistole

Carabinieri in azione a Ostia

Ostia, occupazione di edifici, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa: con questa accusa è finita in manette stamattina, 10 gennaio, una coppia di italiani a Ostia legati al clan Fasciani.

I due sono ritenuti responsabili di aver organizzato, gestito e tratto profitto dall’occupazione abusiva di locali e box di proprietà dell’Ater, in via delle Ebridi e via Martinica a Ostia. Contestualmente è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di numerosi locali commerciali e di tutte le cantine situate nel complesso alloggiativo di edilizia popolare, per un totale di 4.947 metri quadri.

Ostia, Fasciani traevano guadagno illecito dalle case Ater

Gli immobili, nel quartiere cosiddetto “Nuova Ostia”, feudo delle famiglie Fasciani e Spada, sarebbero infatti occupati al fine di utilizzare i locali quali basi logistiche e depositi per lo stoccaggio di materiale illecito, armi ed ingenti quantità di stupefacenti. 

L’operazione di stamattina è stata svolta, su delega della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Roma, dai carabinieri del Nucleo investigativo del gruppo di Ostia che hanno notificato un’ordinanza di misura cautelare.

Ostia, chi sono i Fasciani

Nel novembre 2020 la Cassazione annunciò: “Si può affermare che anche la città di Roma ha conosciuto l’esistenza di una presenza ‘mafiosa’, e il clan Fasciani rappresenta un emblematico esempio di mafia locale”.

Infatti, “ricondurre alla sola figura” del boss Carmine Fasciani “il complesso dei fenomeni criminali pur emersi dall’attività di investigazione sarebbe riduttivo e semplicistico”, in quanto le “condotte di sistematica valenza criminale consumate e sedimentate nel corso degli anni e in settori ben precisi e diversificati non possono che essere espressione di un’azione articolata secondo un preordinato programma criminoso che vede naturalmente al vertice il capo ma che deve necessariamente avvalersi di una struttura consolidata”.

Prima dei Fasciani, erano i Triassi a fare il bello e il cattivo tempo a Roma. Provenienti dalla provincia di Agrigento furono loro a gestire non solo lo spaccio e l’usura ma anche il controllo delle attività sul litorale di Ostia.