Pietro Valsecchi: “Ho scritto un romanzo per avere più nemici”

Alla radio, Pietro Valsecchi, produttore televisivo e cinematografico ha parlato di come le critiche vadano accettate e dei nemici che si è fatto scrivendo un romanzo

Pietro Valsecchi è intervenuto mercoledì pomeriggio, 27 Gennaio, sulle frequenze di Tele Radio Più 90.7 nel corso di Factotum. Queste le sue parole in merito ai The Pills e alle polemiche scaturite dalla reazione del trio protagonista del film 'The Pills – Sempre meglio che lavorare' alla recensione di Rolling Stone: "Volevo scusarmi per loro perché le critiche vanno accettate, siamo in un paese democratico dove c'è una grande libertà di opinione. Io sono cresciuto con l'idea di fare un passo indietro davanti a una cazzata che dico, invece questa generazione ciò che dice poi lo deve sostenere per forza, ed è una sciocchezza" – spiega il numero uno di Taodue – "Mi scuso per loro, quella di Rolling Stone era una critica giusta: è giusto il titolo del film, che non hanno voglia di lavorare. Ho messo in scena dei bambini, sapete quanti schiaffi dovrei dargli per le cazzate che dicono? Loro fanno parte di una società che è una macchina da guerra e quindi non rappresentano solo se stessi ma anche la Taodue, una società molto seria che fa grandi contenuti".

Circa il suo primo libro, 'Prima Famiglia' edito da Mondadori, Valsecchi ha dichiarato: "Ho scritto questo romanzo per avere più nemici. Ne verrà un film? Sarebbe troppo poco, c'è materiale per farne una serie, magari in America. E' una grande saga. Zalone scherzando si è già lamentato che non ci sia un personaggio per lui nel libro. Più difficile scrivere un romanzo o produrre un film? La prima, senza alcun dubbio. Ed è anche meno redditizio: dopo 8.000 copie vendute tutti a farmi complimenti ma sono solo una goccia nel mare confrontate ai 9,5 milioni di ingressi al cinema di Quo Vado". 

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