Post Spezia-Roma: cinismo, fiducia e… tridente nuovo

Giallorossi in crescita al “Picco”: zero tiri in porta concessi e grane intesa tra El Shaarawy, Dybala e Abraham

L'abbraccio tra Abraham e Dybala in Spezia-Roma

Spezia-Roma regala a Mourinho la quarta vittoria in 5 uscite dei giallorossi nel 2023 e la seconda consecutiva in Serie A. Ma oltre il risultato ci sono diversi motivi per cui sorridere.

Cinismo, compattezza e ripartenza: una fiducia diversa

A La Spezia si è vista una Roma sul pezzo e con in mano il pallino del gioco. Quando non in possesso si è notata compattezza, elemento cardine della Roma della stagione scorsa che sta tornando nella ultime partite – oggi zero tiri in porta concessi – ma soprattutto pressing, questo sì molto raro in stagione. Nel momento in cui viene aggiunto cinismo, anche questo troppo ondivago quest’anno, il gioco è fatto. I gol, arrivati a cavallo dell’intervallo, sono stati costruiti con riconquista della palla e transizione rapida in verticale.

Il vantaggio giallorosso è stato costruito sul lancio lungo di Smalling, la spizzata di Abraham e l’uno contro due messo in scena ad alta velocità. El Shaarawy-Dybala-El Shaarawy e Roma in porta col pallone. Il raddoppio arriva in riconquista palla a centrocampo su un lancio sbagliato, Dybala serve Abraham che fa il tunnel a Caldara e si autolancia a campo aperto spiazzando Dragowski. Un pallone che molto probabilmente in autunno avrebbe sbagliato. È evidente una diversa fiducia dell’inglese, che dal gol salvato contro il Bologna si sta ritrovando: manca solo il gol all’Olimpico.

ElSha-Dybala-Abraham: il tridente del post-Zaniolo?

Con il caso Zaniolo che è divampato in settimana e il forfait dell’ultimo minuto di Pellegrini, Mou ha schierato El Shaarawy al fianco di Dybala a supporto di Abraham. Tutti e tre hanno dato il loro contributi e sono stati fondamentali nelle azioni che hanno portato al gol. Dybala in vesta di rifinitore dell’ultimo passaggio, Abraham come torre e finalizzatore, El Shaarawy che ha avviato e poi concluso l’azione del primo gol. Un’intesa tra i tre che è sembrata funzionare, soprattutto con l’avanzamento del Faraone, più vicino alla porta rispetto a quando parte come quinto di sinistra. Che possa essere questa la soluzione tattica per il prossimo futuro?