Raffreddore: prima della farmacia passiamo in cucina

Sfruttiamo le proprietà dello zenzero, dell’aglio e degli oli essenziali della buccia del limone per vincere il raffreddore

Donna raffreddata si soffia il naso

Molti consigli alimentari per il periodo freddo dell’anno sono noti ed è una buona cosa perché in molti casi si possono curare raffreddori e influenze senza ricorrere ai farmaci. Ovviamente gli antinfiammatori, gli antibiotici e il resto delle medicine utili a questo scopo sono indispensabili quando non se ne può fare a meno, e meno male che ci sono. Il problema non sono i farmaci ma l’uso che se ne fa correntemente, non di rado eccessivo e soprattutto acritico.

Farmaci per il raffreddore: deve valerne la pena

Troppo spesso sento di pazienti che assumono antinfiammatori e, peggio ancora, antibiotici autonomamente non avendo cognizione se sia veramente necessario.

Chiediamo al medico prima, perché ogni farmaco costa al nostro organismo, in particolare al fegato e ai reni, in termini di eliminazione. L’organismo infatti tende a disfarsi il più velocemente possibile delle sostanze estranee, si parla per questo di emivita di un farmaco cioè il tempo che l’organismo impiega a dimezzare la sua concentrazione nel sangue.

Senza però diventare troppo tecnici diciamo che è un faccenda di costi e benefici, deve insomma valerne la pena.

Non facciamo la guerra alla febbre

Ad esempio abbassare immediatamente la temperatura corporea che si è alzata a 37-37,5 è un errore. La febbre è un’alleata, fa parte dell’arsenale con cui il fisico combatte l’aggressione di virus e batteri. Usiamola. Certo va tenuta d’occhio per evitare innalzamenti eccessivi ma ricordiamoci che, entro un certo range, è un’amica.

Curiamoci anche dando alla cura naturale il tempo giusto

Ricordiamocelo quando le pubblicità ci promettono che il giorno dopo saremo in grado di andare di nuovo in bici, di non perdere la lezione di pilates e di non saltare l’aperitivo con gli amici. La natura non ragiona con i nostri tempi di oggi ma con i suoi. Quando siamo influenzati ci vuole un po’ di riguardo e un po’ di tempo, un paio di giorni a casa molto spesso sono la migliore medicina.

Qualche rimedio in più con l’aiuto degli alimenti

Come dicevamo i rimedi come le spremute di agrumi, le tisane e i brodi caldi sono fra i più noti, altri invece lo sono meno.

Una tisana di limone e zenzero, per esempio, è un buon rimedio. Si tratta di mettere in un pentolino con acqua fredda un limone intero e 4-5 fettine di zenzero. Si fa bollire per circa 7 minuti e poi si beve solo l’acqua. I più coraggiosi possono anche aggiungere uno spicchio d’aglio ”vestito”, cioè con la sua pellicina, che aumenta molto l’efficacia della tisana senza dare effetti avversi alla vita sociale.

Si può prendere anche più volte al giorno. Sfruttiamo le proprietà dello zenzero, dell’aglio e degli oli essenziali della buccia del limone che, con l’ebollizione, vengono spremuti fuori e vanno nell’acqua. Per questo il limone dev’essere intero e, possibilmente, non trattato.

Analoghe proprietà le possiede la Tisana di ghiodi di garofano e cannella, fatta con due chiodi di garofano e 3-4 centimetri di stecca di cannella, bolliti per cinque minuti in 100 ml di acqua. Gradevole ed efficace.

Anche a tavola si può fare qualcosa

A pranzo o a cena, meglio a cena, è bene prendere una pietanza cucinata con aglio, olio e peperoncino come una pasta/riso o una minestra oppure una verdura lessata e poi ripassata. Sia l’aglio che il peperoncino hanno riconosciute proprietà antivirali e antibatteriche.

L’aglio soffrigge nell’olio extra vergine e non è necessario mangiarlo, ma non è nemmeno vietato, perché ha già rilasciato le sue sostanze nella cottura. E per chi non ama le cose piccanti il problema è relativo perché non è necessario usare una quantità di peperoncino da lacrimare. Non è affatto necessario esagerare, anche se non si sente basta che ci sia. Ne occorre pochissimo, non funziona perché più ne metti e meglio è.

Vale la pena provarci, sono accorgimenti che usati con regolarità danno buoni risultati. Ma se il malessere è importante allora sentiamo il nostro medico e facciamoci consigliare su cosa prendere. D’altra parte, ha studiato per questo.