Regione Lazio approva progetto rilancio e sviluppo complesso del Terminillo

Conosciuto anche con il nome di “Montagna di Roma” il Terminillo è uno dei simboli più noti della Sabina

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Terminillo

“Dopo l’approvazione della Valutazione di incidenza ambientale, si è concluso positivamente anche il procedimento di Valutazione integrale ambientale sul progetto di rilancio e sviluppo sostenibile del complesso del Terminillo”.

A dare la notizia dell’approvazione della Via da parte degli Uffici regionali per il complesso del Terminillo, è Massimiliano Valeriani, assessore all’Urbanistica della Regione Lazio.

“Questo progetto è il risultato di un percorso condiviso fra la Regione e le amministrazioni interessate, dai Comuni alla Provincia, per commisurare la realizzazione delle opere con la tutela del territorio”.

Contrastare disoccupazione e spopolamento

Si tratta infatti di un intervento inserito anche nel tavolo del Patto per lo Sviluppo dell’area del sisma. Promuovere la valorizzazione delle aree interne, dell’area del cratere e della crescita economica per contrastare disoccupazione e spopolamento.

Oltre all’esclusione di una parte del progetto, che riguardava l’area della Vall’Organo, nel Comune di Cantalice, in una zona non antropizzata, sono previste anche numerose misure di mitigazione degli interventi.

In particolare, è prevista una compensazione ambientale con il rimboschimento di 18 ettari di territorio e verrà attuato un complesso monitoraggio della flora e della fauna durante la fase dei lavori che interessano gli impianti già esistenti.

Terminillo, riferimento per area appenninica

Solo dopo il completamento di questa fase e la valutazione del monitoraggio si potrà proseguire con il resto delle nuove opere. “Con l’approvazione del progetto abbiamo rispettato gli impegni che, come Regione Lazio, ci eravamo assunti per il completamento dell’iter procedurale.

Ora la montagna del Terminillo è in grado di rappresentare una nuova leva per lo sviluppo, per l’occupazione e per i servizi. Un riferimento non solo per il territorio reatino ma per l’area interna appenninica.

Ora bisogna continuare a lavorare con tutte le realtà territoriali, economiche, produttive, istituzionali e sociali affinché il progetto possa realmente determinare un’occasione di crescita”, conclude l’assessore regionale al Lavoro, Claudio Di Berardino. (Comunicati/Dire) 

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