Rieti, Cicchetti: “A Rieti no spirito vendetta, torna la libertà”

“Lavoreremo con grande alacrità per ricostruire un tessuto strappato, uno spirito civico umiliato asservito alla divisione fra i cittadini”

"Abbiamo liberato una città dall'oppressione, dalla forma di malgoverno e da tutto quanto a Rieti stava diventando una morsa insopportabile. Ora abbiamo bisogno di trovare pace e serenità per lavorare per questa città, nessuno sia animato pertanto da uno spirito di vendetta o di ritorsione per quanto ingiustamente abbiamo subito in questi anni". Lo ha detto il neo sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, parlando ai suoi elettori raccolti nel corso della notte davanti la sede del Comune per festeggiare l'esito della tornata elettorale.

L'esponente del centrodestra è tornato a ricoprire l'incarico di primo cittadino, dopo l'esperienza dal 1994 al 2002, strappando il Comune al centrosinistra, rappresentato da Simone Petrangeli. "I dipendenti comunali e di Asm saranno liberi di pensare quello che vogliono senza per questo pagare un prezzo, ripristineremo tutte le liberta' che sono costituzionalmente garantite in questa città – ha aggiunto Cicchetti – Lavoreremo con grande alacrità per ricostruire un tessuto strappato, uno spirito civico umiliato asservito alla divisione fra i cittadini, per noi i cittadini sono tutti uguali.

L'amara lezione che questa città ha avuto negli ultimi cinque anni non ci sarà piu', da oggi i cittadini di Rieti saranno piu' liberi, piu' vicini al palazzo le cui porte saranno piu' aperte". "Sarò il sindaco per tutti. Abbiamo combattuto una battaglia contro uno schieramento politicamente ed amministrativamente armato- ha detto ancora Cicchetti- Il presupposto della nostra vittoria e' stata la riunificazione del centrodestra che qui era andato in frantumi.

Lo abbiamo ricostruito, abbiamo costruito nove liste, riempite di giovani e volti nuovi e siamo andati in battaglia. Quando si è posto il problema degli apparentamenti abbiamo detto "no", abbiamo voluto conservare le purezza degli intendimenti di chi ci aveva seguito dall'inizio senza arrivare a compromessi umilianti. Oggi- ha concluso- sciogliamo Rieti dalle catene che l'avevano avvolta negli ultimi anni. Non servirà piu' fare una professione di fede per avere un lavoro di un mese all'azienda servizi municipalizzati o per mantenere un posto di lavoro dentro il Comune".

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