Risposta di Virginia Raggi al Ministro Calenda

Così in un tweet la sindaca di Roma risponde alle accuse del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda

Il tweet di Virginia Raggi:

È bastato chiedere contezza del miliardo annunciato e mai stanziato dal MISE per scoprire che quello di Calenda è soltanto un bluff pre-elettorale. 

Per Roma, il Tavolo va avanti. Tutti siamo utili, nessuno è indispensabile: far finta di non capirlo è la vera arroganza. 

È scorretto prendere in giro con false promesse i cittadini e le aziende soltanto per qualche titolo di giornale. 

Chi realmente vuol impegnarsi, lavora in silenzio. Il Comune ha partecipato a più di 60 incontri con il Mise senza fare tanta pubblicità. 

Sottolineo che, invece, nel corso delle ultime settimane il Mise è passato con estrema disinvoltura dall’annunciare di voler assegnare tre miliardi di euro a Roma, poi è sceso a due; questa mattina ne ha promesso uno e nel pomeriggio, indispettito, ha deciso di toglierli tutti. Fondi che, alla prova dei fatti, sembrano non esistere.

Questo il duro attacco in un tweet pubblicato sul suo profilo Twitter dal miniistro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda:

"Chiudo il tavolo Roma. Dopo ennesima risposta arrogante della Sindaca al documento che allego mi ritiro in buon ordine. Lavorare per Roma a dispetto della amministrazione comunale e’ assurdo. Abbiamo molte altre cose urgenti da fare".

Il tweet ha poi il link alla lettera ufficiale inviata al Campidoglio dove il ministro, dopo aver ricordato che sul Tavolo Roma MISE, Regione e Comune hanno individuato  "19 progetti operativi per un ammontare di risorse già identificate in 1.250 mln euro",  dettaglia una serie di nodi irrisolti le cui responsabilità vengono addebitate, a "immobilismo e mancanza di capacità realizzativa che precludono la possibilità di ottenere risultati nei tempi ipotizzati" da parte dell'Amministrazione Capitolina. 

Lettera cui il sindaco ha risposto, riporta l'Ansa, "Ho letto la lettera di Calenda, ormai le leggo prima sui giornali e poi mi vengono inviate per conoscenza. Mi stupisce, forse neanche tanto, che a due settimane dal voto si torni a promettere un miliardo per Roma, dopo cinque anni in cui il Governo si è assolutamente dimenticato della Capitale. Se questo miliardo fosse vero lo avremmo inserito in bilancio, in bilancio non posso inserire né parole né promesse"

Risposta che il ministro, come evidenzia il tweet, non ha gradito.

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