Roma, Atac, Faisa – Cisal: I Lavoratori il 7 settembre in Campidoglio

“Come si può intraprendere la strada del concordato in bianco, senza avere ancora pubblicato il bilancio 2016, senza avere in parallelo un piano industriale serio e chiaro?”

"Siamo fortemente esterrefatti di come si stia affrontando ad oggi il problema di Atac. La storica municipalizzata e' compressa tra giochi di potere politici che vanno ben oltre gli interessi degli oltre 11.000 dipendenti, piu' tutti quelli dell'indotto." Cosi' in una nota la Faisa-Cisal, la Federezione autonoma italiana sindacale autoferrotranvieri, che prosegue: "si apprende solo dai mass media, che ai vertici dell'azienda si sia insediato un nuovo manager multifunzioni, il quale però non è stato ancora ufficializzato e quindi privo di qualsiasi potere. "Si apprende solo dai mass media– prosegue la nota- che il Comune sia intenzionato ad intraprendere il percorso del cosidetto 'concordato in bianco' ovvero l'avvio di una procedura fallimentare pilotata.

Viene da chiedere cosa ci sia di vero in queste notizie? Perché l'amministrazione comunale preferisce diramare queste notizie tramite i media invece non dirama un comunicato ufficiale? Perché si parla di contrattazione di secondo livello? Stiamo nuovamente immaginando di sviluppare un piano di rientro sistematico sulle spalle dei lavoratori aggredendo il salario?".

"Come si può pensare di ristrutturare nuovamente sulle spalle dei dipendenti, quando ancora non si capisce come e dove vengano spesi quei pochi fondi a disposizione- aggiunge la Faisa-Cisal- Non si parla più di bigliettazione parallela, di rientro della manutenzioni, di appalti, di acquisti e consulenze esterne. Le linee di comando sono sempre le stesse che ormai per decenni ci hanno condotto per mano in questa situazione.

Alla luce di tutto ciò viene da chiedersi come si può intraprendere la strada del concordato in bianco, senza avere ancora pubblicato il bilancio 2016 (quale è il reale passivo?), senza avere in parallelo un piano industriale serio e chiaro, e senza sapere come si intenda intervenire a livello di fondi economici (Governo, Regione, Comune) perché altrimenti se riusciremo a mantenere ancora pubblica l'azienda, sarà a quale prezzo? E per quanto tempo ancora?".

"Firmare un concordato in bianco cosi', equivale a firmare una cambiale in bianco– si conclude la nota- Per le incertezze e i dubbi che investono questa partita la nostra organizzazione sindacale invita tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare compatti sotto il campidoglio il giorno 7 settembre dalle ore 15:00 alle ore 18:00 per aprire un confronto serio e trasparente con il comune".

 

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