Salotto Eli, per i giovani dai 18 ai 30 anni, in viale Somalia, 50 A

Incontrarsi una volta al mese e colloquiare, proprio come sul divano di casa, con autori della nostra generazione

Quello che Salotto Eli vuole fare è essenzialmente questo. Un po' come nel diciassettesimo secolo, quando i grandi si riunivano per discutere del mondo che abitavano e delle sue sfaccettature. Salotto Eli cerca di creare l'occasione, di dare lo spazio ai giovani che hanno voglia e desiderio di parlare, semplicemente, di cultura. Di guardarsi negli occhi, di confrontarsi, di dire la propria. Come? Incontrandosi una volta al mese e colloquiando, proprio come sul divano di casa, con autori della nostra generazione che trasmettono la loro esperienza e che danno spunti per continuare ad interrogarsi partendo da ciò che hanno scritto. Leggere è uno dei gesti più solitari che una persona possa compiere, ma condividere ciò che si apprende rende migliori.

Prossimo appuntamento: Mercoledì 10 APRILE ORE 19:00 con Michela Monferrini

Michela Monferrini è nata nel 1986 a Roma, dove risiede. È stata finalista ai premi Subway – Poesia 2005, Campiello Giovani 2008 e Calvino 2012. Ha curato Quasi un racconto (Edilet 2009), La letteratura è un cortile di Walter Mauro (2011) e Cercando Tabucchi (Postcart Edizioni 2016, con Paolo Di Paolo); è autrice di Conosco un altro mare. La Napoli e il Golfo di Raffaele La Capria (Perrone 2012), Chiamami anche se è notte (2014) e L’altra notte ha tremato Google Maps (2016). Scrive per le pagine culturali de “Gli Altri”.

"Muri Maestri", La nave di Teseo, 2018

"Quanti significati può avere un muro? Quante storie può contenere, ospitare, dividere? Un muro è chiusura, confine da valicare, limite ostile; è l'ostacolo della nostra azione, il perimetro istituzionale dei nostri movimenti, l'irriducibile definizione di una diversità. E tuttavia, un muro può anche saper accogliere una preghiera, un sogno; può diventare lo spazio su cui si manifesta l'aspirazione a essere, il permesso di desiderare. Dal Muro di Berlino a quello del Pianto, da Wall Street ai muri dell'artista Candy Chang, che, prima a New Orleans, poi in tutto il mondo, raccolgono i desideri più importanti, quelli che si vorrebbero compiuti prima di morire. Dal muro di John Lennon a Praga fino a quello di Hong Kong, passando per Lisbona, Zurigo, Londra, Parigi, i "muri maestri" sono spazi del ricordo, simbolo di fratellanza, manifesto per la ribellione, l'amore, la gioventù. Come il rondone, che ha bisogno di un muro per spiccare il volo, così il lettore viene guidato in questo libro – che si legge come un romanzo dalla scrittura limpida e tesa – alla scoperta dei muri che in qualche modo hanno contribuito a creare una storia delle idee, dei sentimenti, dei cambiamenti: una storia dei luoghi e delle loro trasformazioni, una storia di liberazione. Cosa può insegnarci un muro?"

 

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