Sanità, Roma città più a rischio per malattie sessualmente trasmesse

“Dal 2000 in poi c’è stato un picco di aumento di queste malattie, soprattutto in due città, Roma e Milano”

"Le malattie sessualmente trasmesse in pratica non sono mai scomparse. C'è stata una notevole diminuzione a partire dagli anni Novanta fino ai Duemila, quando sembrava che non fossero più un problema sanitario; ma dal 2000 in poi, particolarmente tra il 2004 e 2005, c'è stato un picco di aumento di queste malattie, con un fenomeno che viene chiamato 'outbreak'. E soprattutto in due città, Roma e Milano, dove questo è stato evidenziato specificatamente".

Cosi' Antonio Cristaudo, dermatologo dell'Ifo- Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma, intervistato dall'agenzia Dire in occasione oggi nella Capitale dell'apertura del 56esimo Congresso nazionale dei Dermatologi ospedalieri italiani. "Per quanto riguarda le malattie sessualmente trasmesse- ha proseguito- tra le più importanti ci sono sicuramente la sifilide e la blenorragia, ma anche le infezioni di tipo vitale da Hpv.

E verso questo tipo di patologie bisogna avere una particolare infezione, perché è stato dimostrato che un'infezione da sifilide aumenta il rischio di prendere un'infezione da Hiv di circa 7 volte". Tra le popolazioni più a rischio per queste malattie, intanto, c'è sicuramente "quella degli omosessuali. Gli uomini che fanno sesso con gli uomini hanno infatti una maggiore incidenza di questo tipo di patologie, sia per quanto riguarda la sifilide sia per quando riguarda la gonorrea- ha concluso Cristaudo- ma anche l'infezione da Hpv".

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